"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

27 giugno 2011

alfabeto alimentare - k come kamut

 Siamo alla k. Incredibile come passa il tempo quando ci si diverte.
Ogni tanto un cereale anche qui a casa degli isterici. Sembra che in gran parte del mondo conosciuto pizza e pasta siano gli alimenti più amati ma, d'altra parte, i cereali sono visti come il demonio dalla maggior parte delle diete dimagranti. Ieri leggevo i principi della dieta Zona e mi è venuta una tristezza terribile.
Fortuna che avevo già fatto questi grissini altrimenti mi sarei lasciata influenzare dai famigerati blocchi. Ps: secondo i complicati calcoli che ho fatto io dovrei mangiarmi 8 blocchi al giorno. Non per dimagrire ma in base a massa magra, peso, altezza. Loro stessi dicono che qualsiasi persona non può vivere con meno di 11 blocchi. Viene fuori che sono un freak.
Che noia.
Torniamo al kamut. Il kamut è il frumento integrale, noto anche come grano rosso o Khorasan. Kamut è un nome di fantasia che non deriva dal nome del cereale. Sembra che sia molto adatto alle colture biologiche perchè cresce bene senza fertilizzanti e pesticidi.
Il kamut è ricco di selenio, magnesio, zinco, vitamina E, lipidi e acidi grassi.
Non ha un elevato tenore di glutine, ma non è ugualmente adatto a chi soffre di celiachia.

Il suo sapore ricorda un pò quello delle nocciole, piacevole.
Il pane lo avevo già fatto, questa volta ho provato a usare la pasta madre comprata nel negozio bio, per dei grissini.
Ho usato, per mezzo chilo di farina:
500 gr di farina di kamut biologica
50 gr di semola
300 ml di acqua  a temperatura ambiente
20 ml di olio d'oliva + poco per spennellare
15  gr di pasta madre liofilizzata
12 gr di sale
semola rimacinata per spolverizzare.
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Mescolare pasta madre secca, 450 gr farina. sale e olio d'oliva. Aggiungere tanta acqua quanta ne serve per ottenere un impasto liscio ed elastico (circa 300 ml).
Volendo aromatizzare l'impasto con paprika, erbe tritate, sesamo. Io volevo provare il gusto puro della farina ed ho preferito lasciare tutto nature.
Formare un filoncino e lasciare lievitare, coperto,  fino al raddoppio. Unire i 50 gr rimanenti e impastare leggermente. Anche qui occorre lasciar lievitare per almeno due ore, ungendo d'olio la pasta (anche sui lati). Io non avevo tempo e ho abbandonato tutto per dodici ore, sempre coperto e a temperatura ambiente (estiva).
Riprendere il filoncino, cospargelo di semola rimacinata e appiattirlo leggermente. Tagliare tante striscioline che si tireranno con delicatezza come se fossero un elastico.
Cuocere in forno a 200° per 15-20 minuti fino a doratura (ne ho fatte due infornate, una più biscottata e l'altra meno. Preferisco meno!).
Consumare con le amiche, fino all'ultima briciola, in una cena sperimentale.
(PoveraPazza)

7 commenti:

Reb ha detto...

No: viene fuori che quei libri lì sono puro spreco di foresta amazzonica.
Quei grissini lì, invece, mi ricordano uno di quei bordi da pizza meravigliosamente buoni, e ne mangerei a quintalate. Di pizza, ed isterici grissini. We don' need no tought control, all in all is just another block in the wall....:)

amedeobolinari ha detto...

se li avessi a portata di mano ora ne mangerei a BLOCCHI

Anonimo ha detto...

bellissimi questi grissini, sanno proprio di genuino!

Gio ha detto...

odio le diete, meglio essere un freak :)
buoni i grissini di kamut!

Sara ha detto...

Va bene la dieta, ma la dieta zona nooooooooooo...dai è una roba da maniaci asessuati.
Davvero. I io l'ho fatta, ma poi ti sogni le pizze la notte....

Unknown ha detto...

ho scaricato un'app per 'sta dieta del cavolo. Ma io non mangio sei volte al giorno. Vabbè, tanto un paio di chili devo perdere..
Sara concordo che sia una roba da maniaci mangiatori di proteine (che io notoriamente non sono), dunque se la roba si risolve in poco tempo, vabbè. Altrimenti mi tengo la 'nzogna e morta lì.. Tanto siamo tutti condannati a essere apprezzati per le nostre doti intellettuali, dopo una certa età (già accertata da un bel pò!)

Sara ha detto...

Si poi sta cosa delle proteine, io non credo che faccia tutto sto bene ingozzarsi di proteine animali. E' vero che i carboidrati vanno a finire tutti sulle cosce, ma basta non magnare cofane di pasta e ceste di pane...
Il punto però è che le doti intellettuali con il tempo tendono pure a scemare...quindi che rimane? ;) bah! forse è meglio darsi alla buona tavola.