"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

25 maggio 2014

chana masala featuring ceci di Cicerale


 La colpa non è mia, vostro onore. E' di Reb che qualche giorno fa chiedeva idee vegetariane per la cena. A tutte sono venute in mente i ceci. A tutte, alla lettera. Pensare ceci, cercare in dispensa, trovare quelli piccini e tosti di Cicerale , ammollarli e lessarli è stato (quasi) un gioco da ragazzi. Però: una sera c'era la pizza con gli amici,  il giorno dopo il giro d'Italia con merenda d'ordinanza, mi son finalmente trovata a cucinare i benedetti ceci solo oggi. 
Il chana masala, lo stufato di ceci così indiano, così tipico che ogni famiglia ha la sua ricetta, è uno dei miei piatti preferiti. Me ne sono preparata una versione così (e passo a distribuirne una schiscetta a tutti stasera):

500g ceci secchi, ammollati e portati a cottura - senza sale
5 cm zenzero fresco
5 cm curcuma fresca (oh yeah!) o un cucchiaino di curcuma in polvere
4 cipollotti rossi, freschi
2 spicchi d'aglio
peperoncino tritato
400g pomodori pelati di buona qualità
1 cucchiaino ottimo curry in polvere (io Bollywood curry)
olio extra vergine
coriandolo fresco (facoltativo)
sale
acqua

Pestare nel mortaio aglio, zenzero e curcuma. Arrostire a secco (senza condimento) e molto brevemente il curry, in modo da far sprigionare tutti gli aromi delle spezie e tenere da parte. In una casseruola capiente far saltare, con poco olio, la pasta di aglio, zenzero e curcuma. Tritare i cipollotti - grossolanamente - e aggiungerli alla pasta. Quando la cipolla sarà traslucida aggiungere il peperoncino, il curry e dopo qualche secondo anche il pomodoro. Lasciare insaporire e unire prima i ceci e poi poco sale. Mescolare bene, aggiungere almeno una tazza e mezza d'acqua e stufare per una ventina di minuti - o fino al raggiungimento della consistenza desiderata.
Spolverizzare di coriandolo fresco e servire con un pilaf classico o con buon pane.

 (PoveraPazza) in versione Om Shanti

15 maggio 2014

rabarbaro e fragole al quadrato


 C'è più vita su Marte che in queste pagine, recentemente. Ogni tanto mi ricordo di avere, da anni,  aperto un blog in cui scrivere fatti miei, varie ed eventuali. Poi scaccio il pensiero e tutto torna placidamente nel dimenticatoio. Non dovrebbe essere una giustificazione il fatto che mi arrabatto a scrivere su Gastronomia Mediterranea, di fatto lo è. L'acqua è poca e la papera non galleggia. Il tempo, il vero lusso dei nostri tempi, è irrimediabilmente poco.
Non posso però esimermi dal pubblicare questo esperimento con la produzione propria di rabarbaro e fragole. Yes! Dopo anni tre di onorata coltivazione in vaso (35g, pesati, la scorsa primavera) finalmente il rabarbaro ha messo delle foglione - con conseguenti gamboni - che posso essere usati. Evviva.
Le fragole invece sono una vecchia e consolidata abitudine terrazzifera e non ci hanno mai negato delle belle soddisfazioni.

Lunga e poco interessante premessa per arrivare a questi quadretti croccanti qui sotto. In perenne ricerca di alternative casalinghe al biscotto/cake/fetta biscottata industriale da mangiare per colazione, questa volta mi sono imbattuta in questa ricetta di Smitten Kitchen, l'ho un po' adattata alle mie fisime, l'ho fatta assaggiare a mezzo mondo e posso dire che è buona. Ho provato anche un'alternativa alla fragola (albicocche) ma niente, il rosso + rosso è la morte sua.

Facile, veloce, abbastanza salutare. L'ideale. fidatevi.

quadretti rabarbaro e fragola

Per una normale teglia da lasagna serviranno:

80g fiocchi d'avena
80g farina 0
60g zucchero muscobado+1 cucchiaio
1 cucchiaio di amido di mais
1 cucchiaio di succo di limone
1 pizzicone di sale
1 puntina di cucchiaino di lievito chimico
60g di burro sciolto
150g fragole a pezzetti
150g rabarbaro a pezzetti

In una ciotola mescolare avena, farina, zucchero, sale e lievito. Aggiungere il burro e mescolare con un cucchiaio, intridendo ben bene gli altri ingredienti.
In una seconda ciotola condire la frutta con limone, il cucchiaio di zucchero rimasto e, volendo, l'amido di mais.
Formare uno strato di bricioline sul fondo della teglia, cercando di renderlo il più compatto possibile, lasciado da parte almeno 1/3 della mistura.
Coprire con la frutta e completare con le briciole rimaste.
Stop, basta, finito.
Cuocere in forno a 180 per 40 minuti circa. Raffreddare, tagliare, mangiare.

As simple as that.

(PoveraPazza) - foto ignobilmente prese con l'aifon di mattina presto. e ho detto tutto.