"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

25 marzo 2013

vegan fate: tofu strapazzato al curry


 
Sono stata buona e ho un bel regalo. Due (DUE) piatti di LP . Invidiatemi pure se avete sufficiente buon gusto. Altrimenti, mi spiace per voi. 
Per onorare uno dei due  (e finire del tofu che giaceva negletto già da troppo tempo) mi sono preparata una cenetta VEGANA passabile. Anzi, gustosa. Anzi, buona.
Continuo pervicacemente a preferire uova strapazzate a tofu strapazzato, ma devo dire che non era male.

Tanto lo so che non ve la rifate, ma io vi spiego comunque:

19 marzo 2013

senza perdere la tenerezza


  
Non paia blasfemo. Fino ad oggi era il titolo di un (bel) libro di Paco Ignacio Taibo II che parla del Che. Da oggi ci ricorderà questo divo Francesco e ci farà tornare in mente l'assoluta mancanza di creatività dei giornalisti. Uno comincia e tutti lo seguono senza l'ombra, per carità, di un pensiero autonomo. 
E vabbè.

Ma non divaghiamo. Ieri avevo bisogno di qualcosa di forte. E mi son fatta le polpette (al forno, sia mai) di cavolfiore. Pensa che trasgressione, pensa che botta di vita.
Ma c'era del gran bel peperoncino.


17 marzo 2013

ho fatto la cosa giusta, col cavolfiore

 
Genesi di una visita a Fa' la cosa giusta : volevo comprare quel librino. Il librino si ritirava alla fiera e, incidentalmente, valeva pure come ingresso.

Il librino è quello lì sopra, si intitola Libera tavola, parla di cucina usando prodotti coltivati nele terre confiscate alla mafia. E' un libro da avere anche se non ci fosse scritto niente, dentro. Perchè in questo Paese stare dalla parte giusta non è scontato, e costa fatica, e costa soldi, energia, dignità. E merita di avere tutto il supporto possibile.

Invece è scritto, bene. E ci sono ricette, belle.

Ne ho provata una, modificandola per usare ciò che avevo in dispensa (nulla mi avrebbe fatta uscire in siffatta giornata nevosa) e poi ve la racconterò.

Ma devo dire due cosine anche su Fa' la cosa giusta, una fiera che è nata per mostrare la parte buona e bella di un Paese ed è diventata un mercato. Indefinito e caotico. E il buono e il giusto si sono persi. Se vado in un posto del genere pretendo che non ci sia commistione tra il commercio e la solidarietà: voglio comprare, nel caso, prodotti etici. Devono avere a che fare con le categorie svantaggiate, i migranti, i carcerati, i disabili. Quello che volete.
I bei vestiti o le belle borse li vedo volentieri altrove. Da bravi, less is more. Non è necessario riempire due padiglioni. Ne basta uno. Si guadagna meno ma si sta in pace con la propria coscienza.
Scusate il pistolotto, ma mi stava sul gozzo e dovevo sputarlo questo rospo.

E ora vi meritate la ricetta : pasta mista con cavolfiore e vongole.

14 marzo 2013

franche e aperte discussioni (e riso con gamberi e fave)


 
Son giorni che tutti vogliono dire la loro. La politica è diventata la chiacchiera da bar, reale o virtuale, più diffusa. E poi c'è il Papa.
In una cena particolarmente fortunata, ci siamo trovati a discutere di PD e dintorni durante l'elezione del nuovo Papa. Il sogno di ogni barista che si rispetti.
Io, che non ho mai mai mai sostenuto di essere democratica, ho portato il martello. Per convincere gli indecisi è quasi meglio della cesoia tagliasiepi.
Però ho fatto un risotto, carino, con:

7 marzo 2013

in memoriam - tortine alle mele e cranberries

Dopo settimane - mesi - di latitanza, la planetaria è tornata a casa. Il capino non è più scheggiato e le fruste non si bloccano più (spero) . Pazza di felicità la metto all'opera e produco delle tortine alla mela e cranberries da regalare ai colleghi. Per buon peso ci impasto il pane (due) che tanto il forno si deve accendere e la pastamadre scalpita.

Impasto lievito cuocio sforno raffreddo e poi vado a nanna che è tardi.

Con la tazza di caffè in mano fotografo l'opera(poi uno dice le tue foto non sono granchè)  e preparo i pacchetti.
Ma guarda! Devo correre all'ufficio postale a ritirare una raccomandata. Con i pacchetti, con l'ombrello, con la borsa della palestra, le chiavi dell'auto e mille altre diavolerie entro faccio la coda esco.

In ufficio cerco le tortine. Niente. Dimenticate con il pane all'ufficio postale. Non ci posso tornare che è tardi, maledico fretta pioggia e giornata di palta.
E rifletto sulle prove di pacco bomba alla pasta madre che i solerti impiegati avranno fatto brillare.
Rifletto soprattutto sulla velocità vertiginosa con cui i miei neuroni se ne stanno andando beatamente in pensione.
Loro. Non io.
Per dodici tortine: