Non paia blasfemo. Fino ad oggi era il titolo di un (bel) libro di Paco Ignacio Taibo II che parla del Che. Da oggi ci ricorderà questo divo Francesco e ci farà tornare in mente l'assoluta mancanza di creatività dei giornalisti. Uno comincia e tutti lo seguono senza l'ombra, per carità, di un pensiero autonomo.
E vabbè.
Ma non divaghiamo. Ieri avevo bisogno di qualcosa di forte. E mi son fatta le polpette (al forno, sia mai) di cavolfiore. Pensa che trasgressione, pensa che botta di vita.
Ma c'era del gran bel peperoncino.
mezzo cavolfiore grande o uno piccolo, diviso in cimette e cotto al vapore
due cucchiai di pangrattato
un uovo bio
un cucchiaino di polvere di peperoncino
prezzemolo tritato
grana grattugiato
sale pepe
50 gr di provola a dadini
Ma facile, facilissimo: riunire nel mixer tutti gli ingredienti tranne la provola. Tritare grossolanamente. Trasferire in una ciotola, mescolare bene. Formare delle polpettine grandi come una pallna da ping pong e nascondere in ciascuna un dadino di provola.
Cuocere in forno a 180° fino a che non si sarà formata una crosticina. Servire con insalatina.
Nel caso di pupi (eh, Genny?) omettere il peperoncino e il pepe e magari aggiungere un pugnetto di erbette lessate.
(PoveraPazza)
1 commento:
mi piaccion di molto queste polpettine.
di molto molto.
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