"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

30 maggio 2011

salicornication

 
Oh là. L'oggetto del desiderio di un intero anno, finalmente trovato. E senza neppure cercarlo. Metafora di un fine settimana memorabile sotto tanti punti di vista.
Carino carino carino. 
Tanta acqua prima ma musica e sole e parole poi.
E incontri fortuiti ma di ottimo auspicio.
E cortili aperti, e aria frizzante e una storta devastante al piede sinistro. 
Ma vabbè, mica si può avere tutto.
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La salicornia è una succulenta, botanicamente parlando. Ha queste "foglie" cicciotte e piene d'acqua salata. Nasce nelle paludi costiere, pare. Come il fico degli Ottentotti, per dire. O il finocchio marino. A me le succulente son sempre state simpatiche,lo confesso. Se poi fanno anche bene, meglio.
La salicornia contiene numerosi acidi organici, vitamina C e del gruppo B, sali minerali, in particolare ossalati, sali di Iodio e Bromo, mucillagini e pectine.
Sono indicate proprietà depurative, rinfrescanti e antiscorbutiche (che per me sono un toccasana - ;-)).
Però questa salicornia mica si trova con facilità. Sabato al mercato di Piazza 24 Maggio, dal pescivendolo-che-vuol-fare-il simpatico ce n'era una intera cassetta.
La chiamava asparago di mare, ma era lei, indubbiamente.
Portato a casa il cartoccetto, sbianchito per due minuti in acqua non salata, l'ho accompagnato a patate lessate con la buccia e calamaro alla griglia.
Il tutto condito con una emulsione di olio, limone succo e buccia tritata, poco sale, pepe e cordiandolo fresco.
L'avanzo è stato l'apertivo pre-Travaglio.
E tutto il resto in discesa, hopefully.
 (PoveraPazza)
arcobaleno DURANTE la tempesta


a ficcanasare a casa d'altri

2 commenti:

amedeobolinari ha detto...

ed io che pensavo fossero fagiolini....
qui li vedo spesso sti cosi anche qui li chiamano asparagi di mare.
Tu che ti ostini a portare il tacco 12 è ovvio che pigli le storte

Reb ha detto...

Ma, dopo tanto peregrin desiderare, ti piacque? baci a profusion