Oggi non avevo in programma nessun post. Dovevo post -produrre le foto, riguardare le ricette. Ma.
Ho letto da Jasmine di una ricerca che mi ha molto interessata. Ha a che fare con chi scrive e chi legge (food)blog. Cosa si aspetta il lettore, cosa vogliono trasmettere i blogger. Piacciono le foto dei passaggi o il prodotto scenografico e finale?
Pare che ciò che intriga un lettore impicci il blogger, ma vi rimando a Labna per tutti gli scottanti particolari.
Pensavo a me, a noi.
Noi di Hysteria, misconosciuti per quanto siamo, abbiamo pensato prima di tutto a divertirci. Quindi qui siamo proprio noi, con le nostre manie e tic e vezzi lessicali e ambizioni "artistiche" con tutte le virgolette del caso. Non siamo didattici e probabilmente non lo saremo mai. Potremo, forse, essere più precisi con passaggi e dosi, però ed è un però di sostanza, credo che il fondamento di un blog, di questo in particolare, sia mostrare se stessi. Non insegnare. Magari ispirare o stimolare, non siamo cuochi, siamo scioperati e narcisisti. Speriamo simpatici. Parliamo così, siamo così.
Comunque pensiamoci ai lettori che (MAGARI!) vogliono pure imparare. Io ci rifletto, eh..
Facciamo un esempio.
Quella che vedete sopra è una stellina di farinata con topping di ratatouille. Preparata per la cena del giovedì. Adoro la farinata, non sono capace di farla bene. Ieri ci riprovo, senza teglia di ghisa. Sarà comunque buona.. No. Non si stacca se non la fai nella teglia giusta. Non c'è verso.
Dopo un dieci minuti di spatolamento riesco a strapparne un frammento dall'abbraccio mortale con la leccarda, la imbelletto, la coppo a stellina, la inciprio di verdura e la fotografo.
Bella è bella, però se il malcapitato utente prova a riprodurre la cecina/farinata/torta come ho fatto io NON GLI VIENE.
Condivido il fallimento con tutti voi, miei cari. Forse non l'avrei fatto se non avessi letto stamattina il post di Jasmine. Chissà.
Per chi volesse migliorare la cecina, passo le dosi:
*250gr di farina di ceci
*750 ml di acqua fredda
*10 gr di sale
*2 cucchiai d'olio
* pepe
Mescolare tutti gli ingredienti con una frusta, evitando i grumi. Lasciare riposare almeno un'ora. Infornare a 220° per una ventina di minuti,nella teglia di ghisa unta d'olio.
Così diceva la ricetta. Facile. Ma, forse, 220° sono troppi. Oppure serve acqua che evapori nel forno. Oppure la teglia di ghisa è fondamentale. Oppure va bene anche la leccarda coperta di carta da forno. Oppure.
Chi sapesse, bussi. Chi avesse qualcosa da dire, riflessioni filosofiche o barzellette, si faccia avanti.
Una buona fine di settimana a tutti.
(PoveraPazza)
"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)
30 luglio 2010
esercizio di stile
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6 commenti:
Amica, che post meraviglioso, autentico e coraggioso. Ti stimo! :)
Quanto alla farinata, non ho nessuna idea. Neanche una barzelletta a tema, accidenti.
Un abbraccio
Jas
;-)
Belli qusti Hysterici che sento sempre più vicini e somiglianti :).
Ma ti si attacca sì se non c'hai- se non- la teglietta in rame...caffè, cioccolata con panna e cecina? (magari non tutto insieme, o anche perchè no)
daniela ciao, qui sono in terra di farinata m al ateglie non è in ghisa eh...è di rame stagnata fondamentale....se passi dalle mie part ti porto a mangiarla....
barbara
@barbara, ecco lì, il rame. Devo procacciarmi questo rame, va..E anche il forno mica va bene..
certo che passo..
e Reb: kindred spirit e incontro fortunato sei!
che immagine elegante.... brava P.P.!
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