"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

3 maggio 2010

cucinare o non cucinare?

E' stato un fine settimana di sciopero dei fornelli, o quasi.

Giusto un baccalà alla "Lisbona antica" con pomodori, cipolle, patate e prezzemolo (chi vuole la ricetta bussi tre volte e sarà accontento).
Ma non è stato fotografato, non c'era la luce giusta e, semplicemente, non ero nello spirito.
Invece ho letto un pochino. Prima la rivista di cucina del Corriere, alla quale avevo dato un'altra possibilità - ma ho deciso che la qualità non vale il prezzo. Quindi basta, non la comprerò più. Lo dichiaro pubblicamente.
E poi un librino di scritti di Izzo che mi è tanto tanto piaciuto.
Scrive in modo struggente, di qualsiasi argomento si tratti.
Che sia Marsiglia, la sua gente e la sua musica, il cibo, il Mediterraneo, tutto in Izzo tocca profondamente.
Ed è a favore della cucina, lui. Eccome.
(..) Intorno alla tavola, nessuno escluso, si sgusciano fave, fagioli bianchi o rossi, si tagliano melanzane, zucchine, peperoni verdi, rossi, gialli, si puliscono pesci, si lavano polipi, calamari e seppie, si disossano conigli, si mettono a marinare carni rosse..Orate al finocchio, aioli, civet di ratatouille, bouillabaisse, zuppa al basilico, paella, carciofi in tegame, merluzzo con cipolla e salsa alle erbe.. I piatti nascono in amicizia, nel piacere di stare inseme, fra risate e parole senza freno. E a casa si scopre piena di profumi intensi.(...)
Jean-Claude Izzo - Aglio, menta e basilico . edizioni e/o.

Come dicevo ho scioperato, nel weekend. Ho trovato però alcuni usi alternativi di attrezzi da cucina.
Tortiere e pentole (bellissime) usate come vasi per fiori ed erbe aromatiche, per esempio.
Volevo anche personalmente testare il nuovo arrivo di Milano, questo Ladurée di cui parlate tutti, ma è stato chiuso per i due giorni del finto ponte del Primo Maggio. E vabbè, prossima settimana, via.
Ho in programma almeno due cene, quella classica del giovedì, che Ga mi è tornato dalla sua vacanza (beato lui) e una per sabato. Vediamo che ricetta guitta si produrrà! 

Intanto l'attesa di una delle tre star si fa spasmodica. Persino il disco di Ligabue si fa aspettare fino al 7 maggio.. Il lavoro chiama altrove (ahimè) e il piacere bisogna sempre rimandarlo.

Ma "aspettate e un'altra ne avrete"  come dicevano i dischi delle fiabe sonore che ascoltavo quando ero bimba. Un abbraccio a tutti e a presto con la produzione della settimana.
(Povera Pazza)

5 commenti:

Geppino ha detto...

Carissima, starti dietro sarà sforzo improbo! Io continuo a errare senza sosta e il tempo mi difetta. Spero di contribuire quattro gracchianti righe al più presto. Ti bacio dalla caput mundi (scorpacciata d'arte nel weekend!)

Unknown ha detto...

Ma quali gracchianti! E anche io ho pochissimo tempo, mannaggia..
Invidia per il weekend artistico. Che hai visto? Noi Schiele un paio di settimane fa, poi più nulla.
bacibaci

Unknown ha detto...

belle ste pentolone di aromi...

amedeobolinari ha detto...

belle ste pentolone di aromi... ma c'è l'eco in questo blog? : )

Geppino ha detto...

Ho visto, nell'ordine: Caravaggio alle scuderie, Hopper a Via del Corso, Arte Femminista a Valle Giulia, gli altri Caravaggio restati nelle chiese e infine la splendida e commovente mostra su Fabrizio de Andre' al museo dell'Ara Pacis.