Con la pioggia vorrei emigrare, con il sole vorrei andare in vacanza.
Sono affetta da acuto nomadismo ma lo metto in pratica solo di rado, quando posso. E posso molto meno di quanto vorrei.
Ho diversi luoghi del cuore. Alcuni sono passioni fugaci, altri amori persistenti. Lisbona appartiene a questa categoria. La trovo adorabile, ci vorrei vivere. La sua bellezza dimessa e struggente ti cattura dal primo momento.
(...)Alfama è un animale mitologico. Pretesto per sentimentalismi di vario colore, sardina che molti hanno voluto mettere sulle proprie braci, non sbarra il cammino a chi vi entra, ma il viaggiatore sente che l'accompagnano sguardi ironici.
(...) Animale mitologico per conto altrui, Alfama vive il proprio difficile conto. Ci sono ore in cui è un animale sano, altre in cui si accuccia in un angolo a leccarsi le ferite che secoli di povertà gli hanno provocato sulla carne e che non trova il modo di curare. (...) Josè Saramago - Viaggio in Portogallo -
Prima di andare a Lisbona non avevo mai assaggiato il baccalà, ed ora è legato indissolubilmente alle sensazioni che ho provato in quei luoghi, come sempre mi accade con profumi e cibi "altri".
E come sempre mi accade in tempi di acuta malinconia, replico ossessivamente (mai nome d'arte fu più azzeccato del mio) i cibi per dilatare i ricordi.
Hi! Quante storie per una ricetta di pesce salato (che nelle ultime settimane ho già rifatto un paio di volte)--
Serviranno, per quattro persone:
2 filetti di baccalà , 4 grossi pomodori maturi, 2 cipolle (questa volta di Tropea), 4 patate grandi, 1 cucchiaino di paprika, alloro, prezzemolo, aglio, olio, pepe, sale.
Lavare i filetti di baccalà, poi lasciarli a bagno in acqua fredda - rinnovata spesso - per almeno 24 ore.
Scolare il pesce, asciugarlo (altrimenti fa troppa acqua) e lavare le spine eventuali con l'apposita pinzetta. Tagliare patate, cipolle e pomodori a fette.
In una pentola dal fondo spesso e dalle pareti abbastanza alte alternare gli ingredienti, cominciando dai pomodori, poi patate, cipolle, aglio e baccalà con la pelle verso il basso. Salare con molta moderazione e solo lo strato di patate.
Proseguire fino all'esaurimento e finire con uno strato di patate.
Cospargere di paprika dolce e irrorare con olio d'oliva. Legare il prezzemolo e l'alloro e unire alla preparazione. Far cuocere a fuoco medio-basso, coperto, fino a quando le patate saranno tenere.
Saranno necessari almeno 30-40 minuti. Attenzione a non alzare troppo la fiamma, il primo strato potrebbe bruciarsi compromettendo tutta la preparazione.
Servire subito, ben caldo.
E prossimamente: pasteis de bacalhau, buonissimi anche freddi - per quando arriverà l'estate.
(Povera Pazza)
8 commenti:
spero questo fine settimana di preparare il baccala' alla vicentina .... cosi' posto anch'io
che bel piatto e che bel colorito rosato hanno quei pezzi di baccalà!
Non ho visto Lisbona sarà sicuramente affascinante, però, io sono stanco di città decrepite... almeno per un po' mi piacerebbe vivere in una città intonacata di fresco.... linda e pinta insomma
Sì, ti capisco. Ma credimi, Lisbona ti piacerebbe moltissimo. Anzi stasera aggiungo al post la foto della stazione di Calatrava, just for you!
ps: il baccalà è così rosa perchè ho usato le cipolle di Tropea, furrrrrba!
Bello e buono assai! Da queste parti il "mussillo" (filetto di baccala') si trova a fatica, mentre abbonda il "coroniello" (filetto di stoccafisso) che questi qui si ostinano a chiamare baccala'! Aspetto con ansia la ricetta dei pasteis per confrontarla con la mia. W il cibo di strada!
In un sol post mi hai fatto venire voglia di baccalà, di tornare a Lisbona e di mangiare un pasticcino di Belem!!!
@Lydia: ma tu li hai provati i pasteis de Belem? Dico provato a farli? Ho trovato un sacco di ricette ma,niente, non mi paiono "il fatto vero". Un pò come fare le sfogliatelle ricce..
Mai più mangiato un baccalà così buono! Sarà perché stavamo a Lisbona in una "sbreccolatissima" osteria?
per me i pastei di belem non avevano la sfoglia...:D si, bellissima!
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