"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

5 maggio 2010

primavera que no llega - risotto DI verdure

Ma insomma, sono stufa.
La primavera si fa vedere per qualche ora, tutte leviamo le tanto odiate calze, mostrando piedi catarifrangenti infilati in ballerine nuove fiammanti. Compriamo asparagi fave piselli cipollotti fragole erbe di campo,  tutto quel verde tenero ci ipnotizza.
E poi ci son giornate come queste, di cielo plumbeo e pioggia battente, quando persino un'insalata pare fuori luogo.


Mi è  tornato in mente un piatto ben collaudato e proposto più volte (e cucinato, fatto raro, anche per me sola).  E' un "risotto"di verdure di cui raccontava Pietro Leemann in un  librino sulla cucina di casa sua.
Avete capito bene, non CON ma DI verdure.
Come si sa, Leemann è l'unico cuoco stellato italiano che fa solo cucina vegetariana. Quel suo Joia, a Milano, è un lusso che (ancora) non mi sono permessa. Qualche tempo fa, poi, ho letto  
la polemica sul Corriere che mi ha fatta molto ridere prima di scoprire che aveva sollevato un vespaio mai visto.
Leemann non sarà particolarmente simpatico, ma sa cucinare. E mi ha dato tante buone idee.
Questo finto risotto di verdure è proprio carino, oltre che buono.
Il concetto è semplice, si prendono verdure a pasta soda come zucchine, carote, patate, sedano rapa e le si grattugiano. Si prepara un soffritto (stasera di sedano e cipollotto fresco) , si "tostano" le verdure come si fa per il riso, e si portano a cottura unendo del brodo vegetale poco per volta. Si finisce, al gusto (l'ho imparato da Laura Esquivel !!), con una macinata di pepe, una spolverata di prezzemolo tritato e una manciata di parmigiano.
Non è un contorno, non è una zuppa. E' un cibo caldo e rassicurante, salutista ma non punitivo, colorato.
Scalda le sere tenebrose e gli animi cupi. Dite che è meglio lo spezzatino al Barolo? La pizza? La pasta al pesto? Eh, siete incontentabili proprio..
La ricettina guitta vi è stata presentata dall' alter ego vegetariano e integralista della Povera Pazza. Voi lo conoscete solo ora, ma è molto attivo da queste parti. Lo rivedrete presto!
C'è un ps: l'avanzo potrà essere la base di un'ottima frittata del giorno dopo.

5 commenti:

Jasmine ha detto...

Ma è interessantissimo! Devo provarlo! Io sono vegetariana: questa non me la posso perdere!!

amedeobolinari ha detto...

quindi niente riso ma solo verdure grattuggiate? Ma quanto lo fai cuocer? Hai alternative al, qui esotico, sedano rapa?

Unknown ha detto...

Sìsì, solo verdura. Jasmine: gli viene la consistenza proprio di un risotto, la patata lega e rilascia amido, come il riso.
Amedè: non è necessario metterci il sedano rapa, io ieri sera ho messo solo le verdure che vedi nella foto. Carota patata zucchina ..

Ornella ha detto...

Che meraviglia di colori! Benvenuta nel gruppo su fb e complimenti per il blog!

Unknown ha detto...

provalo, cara. E' davvero buono.
Grazie per i complimenti!!