"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

15 maggio 2011

torta, torta delle mie brame

 
 Ho camminato in questi giorni. Nei boschi, sui sentieri, per le strade.
Camminare è il paradosso che vuota la mente ma stimola i pensieri.
Oggi il cammino mi ha portata, mio malgrado, in un luogo dove ora si trova una persona che mi è stata molto cara. Mi ci ha portata oggi, 15 maggio, che sono vent'anni esatti che quella persona non c'è più. E non lo ricordavo, davvero. E là non ci vado mai. Mai.
Lo racconto anche se non ha alcuna attinenza con la ricetta, perchè io sono anche questa qua. E non penso ad altro da questo pomeriggio.

 Della torta devo raccontare, era nel mirino fin da febbraio, quando SK l'ha pubblicata, con il vezzoso nome di piña colada cake. L'occasione oggi l'ha offerta una merenda post passeggiata e la prova del nuovo e opulento impastatore che campeggia in cucina.
Non che mi servisse un impastatore, per carità. Però lo volevo. Ecco.
Questa, con ananas e un'idea di cocco, è torta semplice ma giustamente umida, ottima per la merenda e perfetta con un succo, che oggi il tè non mi andava di prepararlo.


 

Per la torta:

250 gr di farina 00
1/2 bustina di lievito per dolci
1/2 cucchiaino di sale
120 gr di burro, ammorbidito
1/2 tazza di zucchero di canna
1 cucchiaio di rum
2 uova
1 piccola lattina (125ml) di latte di cocco
1/2 tazza di ananas fresco, tritato finemente
2 cucchiai di succo d'ananas per spennellare

Per la glassa:

120 gr di zucchero a velo
1 presa di sale
da 2 a 3 cucchiai di succo d'ananas

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Accendere il forno e portarlo a 180°.
Coprire il fondo di una tortiera a cerchio mobile con un disco di carta da forno.
Mescolare gli ingredienti secchi: farina, lievito e sale.
Finalmente far entrare in scena l'impastatore elettrico e azionarlo con soddisfazione, fruste montate, per mescolare burro morbido e zucchero fino a che non sia una crema. Aggiungere un uovo per volta e poi il rum. Aggiungere anche il latte di cocco. A questo punto la miscela sarà disaggregata e bruttina, ma andate avanti con fiducia.
Aggiungere gli ingredienti secchi, metà alla volta, senza far impastare troppo.

A mano, con un cucchiaio di legno, aggiungere l'ananas tritato.


Versare nella tortiera e livellare. Cuocere per 35-40 minuti, fino a completa doratura. Lasciare raffreddare per una decina di minuti e poi estrarre con cautela dalla tortiera (è umida!) e farla raffreddare completamente, rovesciata, su una gratella.
Volendo, prima che si raffreddi, spennellare con il succo d'ananas.
 Preparare la glassa: in una ciotola mescolare con la frusta lo zucchero e il sale con un cucchiaio e mezzo di succo d'ananas. Aggiungere solo quanto basta per ottenere una cremina densa.
Farla colare sul centro della torta e spalmarla con una spatola. Forse a me è venuta un pò pochina, ma avevo paura che fosse troppo zuccherosa e facesse tanto torta americana. Invece no, ci sta bene perchè il cake non è troppo dolce.

E poi non dite che non faccio i dolci, che in due settimane ne ho postati addirittura due.
Però l'avanzo della merenda l'ho doggybaggato agli ospiti che qui siamo a dieta.
(PoveraPazza)
C'è un ps:

Facciamo immeritatamente parte della staffetta per wine and the city, un evento legato a una città che amiamo molto e di cui si parla spesso solo in negativo, ma che è bella in modo struggente.





4 commenti:

Il fra ha detto...

mah daniela, mi viene da dirti che le ricette hanno sempre attinenza e le tue in particolare. Il tuo non è un blog di ricette, ma di una vita, la tua, raccontata attraverso le ricette.
Così sai la ragione per cui ti leggo.

Poi mi piacerebbe trovare il termine italiano per doggybag, che non abbiamo per le note ragioni culturali, però inventiamocelo, verbo compreso...

E ti saluto con un abbraccio che attiene.
Il fra

Anonimo ha detto...

Ma che delizia questa torta!

Gio ha detto...

passeggiare aiuta molto da tutti i punti di vista! me rilassa tanto!
ottima questa torta, mi piace :P

Lucia ha detto...

Una torta favolosa! Davvero complimenti!