Non è primavera. No no no. Un cielo livido e novembrino ci parla di rape e cavoli. Narcisi e giacinti e primule e ranuncoli per ora li immaginiamo solo. Le notizie dal Giappone mi fanno rabbrividire. E' una giornata blue. Anzi purple. E sta per piovere.
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3 cucchai di semi di girasole
1 cucchiaino di zucchero di canna
sale
olio extravergine di oliva
1 cipolla rossa a dadini
mezzo kg di cavolo rosso a striscioline
gli aghi di un rametto di rosmario, tritati
3 cucchiai di uvetta
1 cucchiaio di aceto balsamico
50 gr di feta spezzettata
Facile facile.
Tostare i semi di girasole in una padella antiaderente. Quando sono dorati cospargerli con lo zucchero. Appena si sarà sciolto, trasferire i semi su un piatto, separandoli per evitare che si incollino.
Saltare la cipolla nell'olio per un paio di minuti, con un pizzico di sale. Aggiungere le striscioline di cavolo e un altro pizzico di sale. Saltare ancora per qualche minuto (tre o quattro, non di più), aggiungere il rosmarino tritato e l'aceto. Mescolare bene. L'aceto renderà il cavolo sempre più morbido, ma lo scopo è quello di lasciarlo al dente, dunque prestare un minimo di attenzione in questa fase per evitare di cuocere troppo la verdura. Unire l'uvetta e i semi e da ultimo la feta spezzettata a mano.
Ho in mente di fare una cena di mezze, giovedì, e in uno slancio di organizzazione ho provato prima un piatto che offrirò. E' tratto da Tessajara Cookbook, un poco adattato.
(PoveraPazza, più del solito)
2 commenti:
splendide immagini
e anche buonerrima insalata
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