"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

23 ottobre 2011

apple butter per confortare

Oggi son capitata a Novara, verso l'ora di pranzo. Una domenica autunnale ma non grigia ha reso sopportabile un'esperienza che sarebbe fatale ai più.
Il pericolo si annidava dietro l'angolo,
Girovagando per le vie del centro ci siamo imbattuti nella festa celtica. Dame intunicate con coroncine di fiori finti e nerboruti signori vestiti come Obelix erano lietamente mescolati a casalinghe in libera uscita e ragazzi alla ricerca dell'ultimo libro di Fabio Volo. Armature da salotto, alabarde non spaziali, tascapane in cuoio incongruamente accostati a incensi e carabattole new age mi hanno prostrata.

Son corsa a casa inorridita, ho cercato di rendere carino un vasetto (impresa titanica per le mie abilità tecnico-fotografiche), ho ascoltato Brad Mehldau e letto Cunningham.
Niente, l'allergia ai celti non se ne va.
Forse se divido con voi la ricetta dell'apple butter (anche Lydia ha una sua versione, un pò uguale e un pò no, qui)  mi sentirò meglio. Almeno li dimenticherò.
Fino alla prossima festa.




Il procedimento è molto semplice, occorre solo avere un pò di tempo (come per la marmellata).

Per due vasetti:

2 kg di mele, anche miste
1 tazza di aceto di mele + 2 tazze d'acqua
zucchero (la metà della purea di mele)
sale
2 cucchiaini di cannella
5-6 chiodi di garofano
1/2 cucchiaino di pepe di Giamaica
buccia grattugiata e succo di un limone


Lavare le mele, privarle del picciolo e tagliarle a quarti senza sbucciarle e senza levare il torsolo: pare che la pectina risieda maggiormente proprio in questi due elementi di solito scartati. In una larga casseruola portare a bollore, coperto, mele, acqua e aceto.
Cuocere per una ventina di minuti o fino a che le mele saranno tenere. Spegnere e passare la frutta, sgocciolata, al passaverdure o al chinois. Il passaverdure, che io so di possedere, non sono stata in grado di trovarlo. Dunque ho spappolato le mele nel cinese, aiutandomi con un pestello e un cucchiaio. E' ben faticoso, ma si ottiene un bel puré liscio liscio.
Raccogliere la crema di mele in una terrina e pesarla. Aggiungere metà del suo peso in zucchero, una presa di sale, le spezie e il limone.
Trasferire il tutto in una casseruola bassa e larga e cuocere, scoperto, a temperatura medio-bassa fino a che la composta non si sia addensata. Mescolare spesso, facendo attenzione che non si attacchi al fondo. Sarà pronta quando l'acqua sarà quasi del tutto evaporata.
Sterilizzare i vasetti e i coperchi facendoli bollire per dieci minuti. Riempire i vasetti caldi e sterilizzati e farli bollire nuovamente, a testa in giù, per altri dieci minuti.
In questo modo si potrà conservare l'apple butter anche fuori dal frigo, se sigillato.

Si serve con pane tostato e pancakes ma anche con carne di maiale.
(PoveraPazza)

10 commenti:

Lydia ha detto...

non ci credo, ce l'ho in lavorazione!!!!

Unknown ha detto...

Spero che tu non abbia una festa celtica da dimenticare :-), sorella del mio cuore!

ElisaPavan ha detto...

interessante questa cremina speziate di mele, la vedo bene anche con dei formaggi stagionati. La festa celtica è veramente dura da affrontare..

laura ha detto...

che delizia che devo essere, è da provare il prima possibile!! a presto, Laura

Stefania Oliveri ha detto...

Un mio caro amico ama molto la musica celtica e quando lavoravamo all'università me la faceva sentire sempre... chissà se partecipa anche lui alle feste celtiche... che io sappia no... ma sarei proprio curiosa!
P.s. Da provare questo "burro"!

Giovanna ha detto...

Se vuoi ti invito a una festa terronica, organizzo io, con tamburelli, putipù, mandolini, costumi da contadinella in grembiulino e da Pulcinella e un profluvio di corni e gobbetti di plastica. Così, tanto per decidere con cognizione di causa cosa sia peggio :).
Bello il burro di mele: lo faccio!

Unknown ha detto...

fidatevi, ragazze. I celti sono inarrivabili. Le bancarelle però non erano male: quasi tutte francesi. Buoni vini, ottime marmellate, volendo patè e rillette, biscotti bretoni da urlo.
Mi son legata le mani e non ho comprato niente. Ecco.

Anonimo ha detto...

Daniela che cita la Divakaruni ("sorella del mio cuore")è preziosa e impagabile. Sono anonima, ma son la Dido, cara la mia. Lo faccio, eh, lo faccio l'apple butter: da mangiare con il maiale, che a noi il maiale con le mele piace tanto...

Unknown ha detto...

Contenta di avere amiche così.
Grazie Dido, sister of my heart anche tu.

Reb ha detto...

Hihihi, il sabato prima ti sei persa la banda di Ghemme con in testa una sorta di razzo a mo' di bottiglia....
L'applebutter, ecchettelodicoaffà!