"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

4 luglio 2011

mandorle, limone, cioccolato bianco: tutto in una torta

 Ma sì, sono a dieta. Continuo a essere a dieta, persevero nella dieta, devo perdere i miei due chiletti prima delle vacanze. Dunque non insistete, non posso cucinare dolci paradisiaci.
Non mi farete sentire in colpa se posto una ricetta prodotta PRIMA della dieta, mangiata (pochissima) PRIMA della dieta (devoluta integralmente ai colleghi per colazione energetica).
Se si ingrassasse con le intenzioni sarei un barile: questa me la sbaferei in un secondo, altro che yogurt magro..

E' deliziosa a qualsiasi ora, anche per colazione (un pò energetica, ma magari vi aspetta una dura giornata in miniera e ve la potete concedere).

La dose è per un reggimento, io ne ho fatta metà e ho sfamato cinque persone:


mandorle tritate finemente g. 250
burro g. 150  
farina 00 g.50
zucchero g. 150
cioccolato bianco g. 150
6 uova
5 limoni bio
1 bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale
zucchero a velo
(gelato di crema per servire, opzionale)
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Non ho volutamente usato la farina di mandorle ma mandorle tritate per dare una consistenza meno regolare e più interessante, per così dire.
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Mescolare mandorle, farina e zucchero semolato, impastare con il burro morbido, unire i tuorli e la scorza grattugiata di 4 limoni, prima lavati con cura ed asciugati, lavorando fino a ottenere una crema.
Montare gli albumi a neve ben ferma, con un pizzico di sale.
Tritare a coltello il cioccolato bianco.
Aggiungere alla crema il cioccolato e da ultimo gli albumi, in due tempi,mescolando delicatamente per non smontarli.
Unire anche il lievito.
Versare l'impasto in una tortiera , magari quadrata, ben imburrata.
Infornare a bassa temperatura (150°) per 50 minuti.
Sfornare la torta, lasciarla raffreddare su una gratella e poi cospargerla di zucchero a velo e zeste di limone.
Servire con ottimo gelato di crema, o mangiarsela così.
La foto sotto non ha alcuna attinenza con la ricetta, ma mi piaceva e ce l'ho messa comunque. Il blog è mio e lo gestisco io , ecco.

(PoveraPazza)

8 commenti:

Geppino ha detto...

Che meraviglia. Questa la faccio, accoppia mirabilmente tutte le mie libidini: madorle, limone, cioccolato!

Reb ha detto...

Visto che il ciocco bianco non mi piace, posso prendere una ciliegia dalla seconda foto? :)

Raffi ha detto...

si sente il profumo da qui... complimenti!

Lydia ha detto...

Ma tu sei cosciente di aver fatto una torta anacaprese? Che altro non sarebbe che una caprese bianca al limone?
Sei proprio sudddica inside ;-)))
Baci grandi

Unknown ha detto...

Reb, a me non piace il cioccolato in generale. Qui però non si sente, se ti fidi, altrimenti ometti. Guarda, vale la pena provarla.
Geppino, che sa il fatto suo l'ha capito.
Lydia, in realtà pensavo di intitolare il post caprese bianca.. anacaprese, ecco, vedi. Qualche pezzo suddico me lo perdo sempre, anche se mi industrio!!!

Pentapata ha detto...

allora se non si sente ci mangio insieme una tavoletta...

Federico ha detto...

La torta ha un aspetto fantastico!

Brutta cosa la dieta d’estate, io ho trovato un aiuto con una bevanda energetica che mi aiuta a tenermi in forma.

Unknown ha detto...

no, la bevanda energetica no! Mi mette tristezza! L'altro giorno guardavo lo scaffale degli integratori (molto fornito, lo scaffale) dal signor esselunga. Ma non è meglio variare la propria dieta che imbottirsi di roba chimica e triste? Dai Federico, energizzati con la pappa reale, se devi. E poi mangia poco e di (quasi) tutto.
Penta, mangiati pure tutte le tavolette che vuoi. Tanto TU corri!