"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

19 aprile 2011

di nuovo fuori come un salone

Ancora inviato al FuoriSalone l'occhio di PoveraPazza.
Mica possiamo solo cucinare.






Gaetano Pesce

Karim

Ingo






Buona Fortuna

3 commenti:

silvia ha detto...

a me, quella cannuccia rossa dentro la testa giovane...un pochino mi inquieta. e quante risate ieri sera leggendo te, di là.

amedeobolinari ha detto...

splendide non le avevo notate... molto brava

Unknown ha detto...

architetto, lei mi lusinga