"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

29 ottobre 2010

amuse-bouche: birra in piedi con schiuma di carciofi di Gerusalemme

La birra Menabrea è una gloria locale. Ha vinto un sacco di premi internazionali, medaglie d'oro e d'argento per miglior pale lager e d'oro come miglior amber lager del mondo. Sarà l'acqua che da noi è oligominerale, sarà che son bravi, fatto sta che la Menabrea è buona.
Si trova anche fuori dal paesello natio, non in grande quantità ma si trova (anche a Marina di Ragusa è stata avvistata, anni fa).
Quando mi trovo a corto di vino bianco a volte la uso per sfumare il riso, la bevo quasi ogni giorno ma non l'ho mai resa protagonista di un piatto. 
Questo è uno scherzetto, un amuse-bouche che può aprire una cena lasciando intatto l'appetito. Le note amare lo possono anzi stimolare.
Si tratta di una leggerissima gelatina di birra con una schiuma delicata e aromatica di topinambour (da quando ho scoperto che in inglese si chiamano Jerusalem artichokes mi stanno ancora più simpatici)
Il giochetto è semplice.
Per quattro bicchierini di media dimensione o sei mignon:
90ml di birra chiara e 100 ml di acqua
3 gr di agar-agar
200 gr di topinambour,
120 gr di ricotta
20 gr di parmigiano
im cucchiaino di burro
sale e pepe
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Sciogliere l'agar agar in acqua tiepida e aggiungere la birra. Travasare il composto nei bicchierini e lasciare rassodare in frigo. Ne risulterà una gelatina morbida, che si lascia attraversare dal cucchiaino senza opporre resistenza alcuna.
Nel frattempo mondare accuratamente e lavare i topinambour, tagliarli a fettine sottili e farli stufare con un cucchiaino di burro e due cucchiai d'acqua, a fuoco dolce , fino a che non sono teneri.
L'acqua si asciugherà, dunque aggiungerne fino a cottura completata.
Unire alla verdura morbida la ricotta e ridurre in purè con il frullatore ad immersione. Completare con sale, pepe e parmigiano.
Appena prima di servire guarnire i bicchierini con la schiuma preparata, tiepida e dolce.
Care massaie, stupirete i vostri ospiti!
(PoveraPazza)

10 commenti:

genny ha detto...

la birra menabrea è fantastica!
a maggio noi facciamo un festival da 10 anni e tassativamente vogliamo solo menabrea. tassativamente. quindi....va bene uguale se usco i carciofi di milano?:D

genny ha detto...

(il topinambur mi da dei brutti problemi:D)

giovanna ha detto...

Buona la Menabrea! Anzi, una comunicazione di servizio a Cibou: si trova abbastanza facilmente dalle nostre parti (è la birra preferita di papà tzatziki, ne ha il frigo sempre pieno :-).
Il problema, invece, sono i topinambour: anche se il mio fruttivendolo/pusher di recente li ha esposti (eccezionalmente), da noi sono solo un miraggio... Non sapevo che si chiamassero carciofi di Gerusalemme. Si impara sempre qualcosa.

Unknown ha detto...

dani,
prova la zucca al posto del topinambur.
un abbraccio

PoveraPazza ha detto...

Ma chi avrebbe mai detto che la nostra birretta locale era così famosa! ma bene, ma bravi!
Cibou, il topinambour credo dia gli stessi problemi anche a me (:-D), ma mi piace e me li magno comunque. Il Fra, vedi, suggerisce di usare la zucca che è dolce pure lei. Proviamo Fra, e poi ti facciamo sapere.
Cibou e Giovanna, se volete i topinambour ve li posso spacciare io ogni tanto. Dico davvero eh! La mia pusher di verdura bio credo che tra pochino li proporrà con grande abbondanza!1

genny ha detto...

@cibou: posso permettermi. il problema è che la menabrea l'ha comrpata la forst .quindi la menabrea che trovi al super non è proprio quella "originale" prodotta a biella, con l'acqua che viene mandata direttamente dalla fonte in birrificio( mio marito ha visitato la ditta per questo so ste cose:D e me le ha ripetute estasiato tremila-quatromila volte:D)
quindi per assaggiare la vera verissima e non una forst imbottigliata con nome menabrea:D devi trovare la ...ecco....devo chiederglielo per bene:DDD mi son scordata:D

PoveraPazza ha detto...

Allora, ragazze: GITA A BIELLA CON VISITA AL BIRRIFICIO. Ho la casa grande e dico sul serio!!!!!!!

Reb ha detto...

Concordo, la Menabrea del super è una schifezza incommensurabile :/ ma questo bicchierino fa la felicità della tetesca che si cela in me :))))

PoveraPazza ha detto...

Ma dai, quella del super è diversa da quella vera? Qui no, direi che è la stessa. Provate quella che si chiama Anniversario (o qualcosa del genere): noi quella beviamo. Nessuno pare accettare la mia proposta di gita. Mostriciattole che siete, ecco.
d-

Vero ha detto...

Ma credo che a chiunque piaccia la birra non possa non conoscere e apprezzare la Menabrea (in assoluto la mia preferita, anche se concordo con chi ritiene che da quando sia forst non è più la stessa, un tempo la trovavo solo sul lago maggiore)
Caspita che ricetta chicchettosina!
baci baci