"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

8 ottobre 2010

I had a dream: torta di riso


Se vi dico che questa torta l'ho sognata, ci credete?
Mi son svegliata con l'idea che la torta di riso salata era non solo possibile, ma auspicabile.
Ho scoperto l'acqua calda, però. Pare che in Liguria sia arcinota. Vabbè, giochiamo che l'ho pensata io e mai nessuno al mondo prima.
E fatemi contenta, che è venerdì, il tempo è brutticchio e ho impegni istituzionali per il weekend che mi impediscono il meritato svacco  riposo.
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La pasta è semplicissima, una specie di pasta da pizza ma senza lievito:

300 gr di farina 0, 1 cucchiaino di sale,
3 cucchiaio di olio extravergine di oliva
acqua tiepida qb (circa 150ml)

Fare la fontana : nel cratere mettere sale, olio e acqua. Impastare con energia fino ad ottenere una pasta abbastanza morbida. Coprire e lasciare in luogo tiepido (il classico forno con la lampadina accesa).

per il ripieno:
1 kg di zucchine piccole, 4 cipollotti novelli o due piccole cipolle fresche, pochissimo olio,
100 gr di riso (io ho usato il Carnaroli ),
4 uova
80 gr di parmigiano grattugiato
timo maggiorana santoreggia
sale e pepe

Saltare i cipollotti affettati finemente in poco olio d'oliva. Nel frattempo grattugiare le zucchine mondate con la grattugia a fori grossi o con il robot. Sbattere le uova. Unire in una terrina il riso CRUDO, le zucchine, i cipollotti, il parmigiano e le erbe tritate finemente. Mescolare e aggiustare di sale e pepe.
Dividere la pasta in due palline, una più grande che farà da base ed una più piccola che servirà da copertura.
Stenderla in due dischi sottili. Foderare con il disco grande una tortiera ad anello mobile (io ho solo quella, quindi deve andare bene per forza), bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta e riempire con il ripieno.
Chiudere con il secondo disco avendo cura di pizzicare i bordi per sigillare il contenuto. Io non devo aver sigillato troppo bene perchè in cottura si è aperta un pò. Anche qui bucherellare la superficie, spennellare d'olio e cuocere in forno a 180° per un'ora abbondante.

In questa stagione meglio gustarla almeno tiepida. D'estate sarà il perfetto picnic da spiaggia.

La cosa più divertente è che il riso si cuoce perfettamente ma non si scuoce. Una specie di basmati nostrano, insomma.
Ho in serbo alcune (se non parecchie) sorprese per la prossima settimana.
Intanto, buon weekend a tutti.

(PoveraPazza)

5 commenti:

Alex ha detto...

Anche io vorrei poter cucinare quello che mi sogno in questo periodo!! Sogno soprattutto ad occhi aperti :-)
Mai provata una torta salata col riso. Sfiziosissima!

PoveraPazza ha detto...

Dai Alex! Non durerà molto.. stringi i denti!!
Io zampetto come una matta in palestra, intanto.
L'altro giorno mi son detta: è venuta la mia ora, adesso muoio. Invece sono sopravvissuta. Fino alla prossima lezione, almeno..

( parentesiculinaria ) ha detto...

UUUUUUUUUH! Ma che bella invenzione!! Mai visto nulla del genere... geniale!! Davvero io non ci avrei mai pensato!!
(ve bene così?)
Ma se sogni la pepronata poi ti vengono gli incubi??
Apparte tutto... a me pare narobba proprio buona... al di là di chi l'ha pensata...
Deo dire al moroso di sognare cose tipo questa invece di russare...

Reb ha detto...

Oh fanciulle, beate voi che sognate cibo! Io, al massimo, sogno gli avanzi...e appro, ne avanzasse un pezzetto, lo prendo volentieri, grassie!

PoveraPazza ha detto...

@parentesi: cattivacattivacattiva. Guarda che capisco che mi prendi in giro eh..
Però è un'idea commissionare al moroso dei sogni ricettosi!
E Reb, mia cara, che ti succede? Ma un posto a tavola per te c'è sempre, lo sai!!