"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

11 febbraio 2013

un blog ti rovina la vita

Ero una creatura di cattivo carattere ma ingenua e a suo modo accomodante.
Sono diventata una strega.
Tutta colpa del blog.
Con il blog ho imparato un sacco di cose, ho conosciuto parecchie persone interessanti e molto più intelligenti di me, ho assaggiato e provato a cucinare alimenti che mai avrei degnato di uno sguardo. Non ho smesso di essere cialtrona ma ora sono cialtrona in modo consapevole e se cazzeggio lo faccio orgogliosamente.
Ma c'è un rovescio della medaglia: non posso più mangiare al ristorante.
I ristoranti della piccola città sono sempre stati al più "casalinghi" e dunque di rara e disperante frequentazione. Ora li trovo proprio banali in modo insopportabile.
Il fatto grave è che ho cominciato a trovare banali nello stesso modo anche i luoghi della grande città, posti che prima guardavo con occhioni sgranati e che ora analizzo con spietata durezza, occhiale da presbite innestato e cucchiaio sollevato.
Ma possibile? Rivoglio il viteltonnè della mia infanzia e le infami pizze sciape che mangiavo con gusto. Non parlatemi di un abbattitore, del rabarbaro, di quinoa e alga kombu, di takoyaki o aria di rosmarino.
Vado a prepararmi un brodo di dado purificatore.

E no, il blog non lo chiuderò. Non l'avrete vinta.

(PoveraPazza)

11 commenti:

sara ha detto...

Sei favolosa

Anonimo ha detto...

tieni duro :)
tuo amedeo B.

Reb ha detto...

Vabbuò, non volevo dire ma qui posso.
Sett scorsa porto il marito in risto fighetto-cittadino, provato mesi addietro a poco tempo dall'apertura.
3 mezze fette, e dico 3, di tal prosciutto stagionato 30 mesi (nè più ne meno) tagliate a coltello e 3 sottili veli di pane tostato: euro 10. Ed ho scritto 10.
Locale stra pieno, tavolini uno addossato all'altro (in quello accanto, per dire, 3 giovani rampanti con due pezzi coin e cravatta in seta dei maomao e scarpe rigorosamente a punta, che parlavano di ig e- cito- 'cazzo, io ci vado che ho l'ingesso gratis. poi pagherò 12 euro per i piatti degli chef, ma sono 12 euro e quelli sono chef della madonna'), servizio approssimato e privo d'anima.
Rien ne va plus, non mi avranno.
Poi, come dice la migliolina, bimbominkiolamente tvb me too.

Sabrine d'Aubergine ha detto...

Un post delizioso: brodo di dado compreso (a me è sempre piaciuto...)
Colgo molta autoironia. E un po' di noia - ma forse è il riflesso della mia? - per certe disquisizioni da filosofi attorno a un uovo o a una zucchina. Viva il viteltonné! E un saluto

Sabrine

http://2009callingatlondon.blogspot.co.uk ha detto...

Ho pensato un poco a quanto hai scritto e non rimane che insistere, ovvero scrivere e leggere.
Potrebbe essere la tua la Sindrome da Viteltonnè, la mia Patologia da Insalata Russa, però in fondo a noi tutti piace quello che facciamo scriviamo leggiamo e nessuno meglio di noi saprà quando verrà l'ora dell'ultimo dessert.
Siccome avevo cose più sagge da scriverti, a meno che tu l'abbia già letto ti consiglio la mia piccola bibbia da comodino laico. Ti piacerà. http://www.adelphi.it/libro/9788845917004.
Ciao e poi è ora che tu venga qui.
Il fra

silvia.moglie ha detto...

ma com'è che la penso come te?
piatti sbeccati vade retro compresi
;)
abbracci

silvia.moglie ha detto...

ma com'è che la penso come te?
piatti sbeccati vade retro compresi
;)
abbracci

Sabrina ha detto...

sono qua anch'io a salutarti per san vale day..così sarai più buona, molto di più.
baciromagnoli

giovanna ha detto...

Una gioventù squattrinata, come quasi ogni gioventù, almeno in certi anni, significa aver provato nequizie di ogni genere ed essere pure tornata nei posti che le ammanivano perché o così o pomì.
Sì, sono diventata una strega anch'io. Ma al momento preferisco un posto dove mi diano un piatto di latticini e salumi di qualità a certi ristoranti vorrei-ma-non-posso.
Sono gli anticorpi :-)

Unknown ha detto...

Ho toccato un nervo scoperto, eh?! Mai avuto tanti commenti per un post-icino di venti righe di puro cazzeggio.
Vi voglio molto bene. Davvero

Anonimo ha detto...

Leggo solo ora e ... rido di gusto! Come non condividere?