"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

31 gennaio 2013

zuppa di lenticchie o, se vuoi fare il figo, punjabi dhal

 
Sono un italiano medio di sesso femminile. Seguo le mode e i tic dell'uomo della strada, guardo le trasmissioni televisive popolari, ascolto la musica che dalle trasmissioni televisive popolari deriva. Mi astengo dalla lettura dei quotidiani, ancor più dei libri.
Non guardo film che non siano blockbusters, non sono mai andata a teatro in vita mia.
Tutte balle.
Però il trend economico del momento denominato "nunchonalira" lo seguo con grande trasporto: ne derivano ricette a costo basso, bassissimo, quasi nullo.
Credo, lasciando perdere tutte le stupidaggini che di solito scrivo, che questa sarà davvero la mia/nostra tendenza - forse per gli anni a venire. La frugalità.
Attenzione però: la frugalità non può permettersi di essere banale. La depressione alimentare è dietro l'angolo e cadere nella sciatteria in cucina è un rischio reale.
Allora inventiamo, mescoliamo ingredienti poveri con spezie, usiamo i colori e i profumi.
L'inverno, in tutti i sensi, dovrà pur finire.

Questa deliziosa zuppa di lenticchie è nata dal desiderio di finire un rimasuglio di Mung dhal (lenticchie piccine piccine e gialle comprate per 1.20 € al pacco al mercato di Piazza XXIV Maggio) unito a quello di provare qualche ricetta del librino sullo yogurt che un'amica gentile e cara mi ha regalato ormai un po' di tempo fa (grazie Reb).

Per quattro persone, o due persone per due volte, o una persona per quattro volte :



 200g lenticchie piccole verdi, arancio, rosse, gialle - come volete
1 cucchiaio scarso olio d'oliva
1 grossa cipolla, pelata e tritata
1 spicchio d'aglio privato dell'anima e tritato (facoltativo)
1 cucchiaino curcuma in polvere
1/2 cucchiaino peperoncino tritato (il mio campano e buonissimo)
1 cucchiaino sale
1 cucchiaino cumino in polvere
200 g yogurt greco (io 2%)
volendo coriandolo tritato per guarnire

Stufare la cipolla tritata in un dito d'acqua. Quando il liquido si è ben asciugato e la cipolla è diventata morbida e trasparente unire un filo d'olio, l'aglio - se si usa - curcuma e peperoncino. Saltare per un paio di minuti a fuoco vivace, mescolando.

Lavare e scolare le lenticchie e aggiungerle al soffritto, salare con moderazione e coprire con acqua. Portare all'ebollizione e cuocere, parzialmente coperto, fino a che le lenticchie non siano morbide e cominceranno a sfaldarsi.
Solo a questo punto aggiungere lo yogurt, mescolando per incorporarlo uniformemente.
Aggiustare di sale e pepe e lasciare sul fuoco quel tanto che basta per riscaldare la preparazione dopo l'aggiunta di un ingrediente freddo.
Cospargere di cumino in polvere o - meglio - di semi di cumino leggermente tostati e pestati al mortaio. Se si ha, guarnire con coriandolo tritato.

Servire con fette di pane buono. Quello lì su è il mio panedellasettimana.

Io sono ricaduta nel caso 3)  dose per una persona per quattro volte. Ma non sono dispiaciuta.




(PoveraPazza)

3 commenti:

Reb ha detto...

Gentile e cara io? Suvvia, stavolta l'hai sparata grossa pupa.
Ti baciucchio, frugale ed empatica, che sei la mia sista preferita. Sempre.

Anonimo ha detto...

Confesso che alle prime 3 righe di questo post mi ero preoccupata. Alla quarta, contenente un'affermazione che avrei potuto smentire, ho capito che erano una finzione letteraria.
Alla quinta ho comunque tirato un sospiro di sollievo... e infine sono corsa a vedere che lenticchie ho in dispensa.
Ma uno yogurt greco cochon 10% va bene uguale, vero?
Laura

Unknown ha detto...

Lo yogurt greco cochon fullfat va benissimo uguale. Anzi, di più!
ps: mi avete fatta ridere, ragazze belle.