"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

6 aprile 2012

Buona Pasqua con il pane al pepe dell'Anna

Un (food)blog in cui non si cucina è una contraddizione in termini.
La faccia tosta non mi fa difetto, sappiatelo. Quando Anna ha incautamente detto che avrebbe rispettato le tradizioni pasquali della sua famiglia non mi è parso vero. Tu cucini, io fotografo e scrivo. Un pò come io Tarzan, tu Jane.

Il risultato è questo vezzosissimo pane al pepe, in alcune delle sue forme tradizionali (il carciofo, l'agnello, il bruco - ma ci sono anche la lumaca e il nodino, mi dice).
 Anna è pugliese, immagino che la tradizione non sia circoscritta solo alla sua famiglia.

Ma passiamo alla ricetta:

1 kg di farina di grano duro (farina, non semola)
80 gr di olio extravergine di oliva
25 gr di lievito di birra
sale 10 gr
pepe nero macinato qb
buccia di un limone non trattato
acqua tiepida qb

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Scaldare l'olio in una padella antiaderente e farci rosolare la buccia del limone, non tritata.
Lasciare riposare e poi eliminare il limone.
Intridere farina e pepe con l'olio al limone, formando delle briciole. Lasciar riposare per un paio d'ore.

Sciogliere il lievito di birra in un bicchiere di acqua tiepida. Lasciar riposare fino a che non ci sia più la schiumetta in superficie.

Formare una fontana con le briciole di farina e aggiungere il sale. Nella cavità versare l'acqua e cominciare a impastare. Aggiungere a poco a poco altra acqua se dovesse essere necessario. Impastare formando un impasto liscio ed elastico.
Coprire con un canovaccio e lasciare lievitare almeno un'oretta.

Riprendere l'impasto e modellare nelle forme desiderate.
Lasciar lievitare le figurine fino a che il volume non sarà raddoppiato.
Cuocere a 180° per 20 -25 minuti o fino a doratura della crosticina.

Il piccante del pepe lo si sente solo alla fine, dopo aver masticato. Ed è piacevolissimo.

Da Anna (grazie, mia cara) e da (PoveraPazza) auguri di Pasqua, Passover, Pesach o di ciò che volete.

2 commenti:

Reb ha detto...

Il bradipino è il mio ppreferito :)
E mi prendo gli auguri di quel che volete, buon quel che pare a voi mie carissime!
E w Giùan, che spaccia mozze al nord!

silvia.moglie ha detto...

meraviglioso bradipo, bellissime formature e auguri rotondi senza troppa cioccolata che lo so che non ti piace no. reb, sempre sia lodato il tuo spacciatore. (non potrò mai più mangiare mozza qua)