"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

10 febbraio 2011

la cage aux folles




Cari lettori, è un momento di blog-riflessione. Ho bisogno di nuove idee da sperimentare e da proporre.
Non sono animale da contest, dunque dovrà essere altro. Qualche interesse artistico trascurato potrebbe fungere da catalizzatore, ancora non lo so.
Vi lascio con un'opera di struggente poesia della mia cara amica Nericata  : metafora della libertà (di tutti) riconquistata.
Un abbraccio a tutti e a prestissimo
(PoveraPazza)


4 commenti:

Babs ha detto...

... però torna :)
a prestissimo!

Reb ha detto...

Devo ancora capire se mi piaccia più la scultura meravigliosa, la foto portentosa o il mio aver scambiato l'orchidea per un più terreno cespo di lattuga :)

Roberta ha detto...

Caspita, che bella!
Sista, sono curiosissima delle tue idee (anche perché so del tuo ottimo gusto)!
Baci!

PoveraPazza ha detto...

robi! ma le minne le hai mangiate, tu??
e reb: anche io pensavo fosse lattughino, il top dell'understatement sarebbe stato. O no?
baci baci