"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

18 febbraio 2011

arance per il porco

Il titolo è una verità e un auspicio.

Una verità perchè il mio porco è stato marinato e cotto con il succo d'arancia.
Un auspicio perchè il frutto dorato si porta ai galeotti, e di porci galeotti abbiamo tanto bisogno in questo paese.

Le arance sono arrivate fresche fresche dalla bedda Sicilia, direttamente dal giardino della zia Sara (sorella di Giovanni), bisognava dar loro degna sepoltura.

Alle cene del giovedì non si cucina carne, quasi mai. La cuoca non è democratica e da pseudo vegetariana non integralista la proteina animale la trae dal pesce.
Però quel filetto di porco occhieggiava al banco del super, proprio vicino al fegato dei gattoni. Non lo si poteva lasciar giacere negletto e abbandonato, sapendo che gli ospiti del giovedì son carnivori.

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Per quattro persone:
1 filetto di maiale di circa 500 gr
2  arance e 1 limone
3 cm di zenzero fresco
sale pepe olio d'oliva
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Spremere gli agrumi e tritare lo zenzero.
Marinare la carne almeno per trenta minuti.
Scolare dalla marinata, salare, pepare e ungere con poco olio d'oliva.
Infornare per 10 minuti a 250° , poi abbassare il forno  a 180 e bagnare man mano con la marinata fino a cottura ultimata (saranno necessari almeno 30-40 minuti).
Tagliare a fette spesse, salsando con il sughetto rimasto, passato e ristretto con pochissimo amido di mais o lasciato nature.
Servire con insalata di finocchi e arance.
(PoveraPazza)

2 commenti:

amedeobolinari ha detto...

servire finocchi col porco!?
quel porco?

PoveraPazza ha detto...

sono ancora qui che rido, amedeo..