"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

15 novembre 2010

leggiadria e un mazzo di rose

Quella appena trascorsa è stata una settimana da incubo. Mille grane, troppi impegni, una somma di disagi che mi hanno resa ancora più isterica (nomen omen) del solito.
Gli unici due momenti di relativa tranquillità e piacevolezza sono stati la cena di giovedì, questa volta tutta al femminile (unici ex maschi ammessi i miei gatti)  e venerdì il compleanno di mammà, per il quale io e Giulia, la mia nipotastra preferita (e unica!)
Giulia
abbiamo prodotto la tarte bouquet de roses trovata su C.I. di ottobre.
A dirla tutta, non pensavamo di essere capaci di fare le roselline di mela richiesta E INVECE SI', brave che siamo state!
Si procede così:
per la frolla (noi questa volta, per assoluta cronica e irrimediabile mancanza di tempo ne abbiamo usata una pronta, ma mai mai più)
farina 00 gr. 150, 
burro gr. 150,
farina di farro gr 100
2 tuorli 
zucchero gr 70 e un pizzico di sale
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Impastare tutti gli ingredienti (unendo i tuorli per ultimi) e lavorarli fio ad ottenere un composto liscio ed omogeneo, Lasciarlo riposare al fresco, avvolto nella pellicola, per 1 ora almeno.
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Per la crema frangipane:
pistacchi 75 gr (io 50)
zucchero 75 gr (io 50)
burro gr 70 (io 50)
yogurt greco 40 gr
1 uovo - sale
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Tritare al mixer i pistacchi con lo zucchero, ottenendo una farina il più fine possibile. Ammorbidire (ma non sciogliere) il burro e amalgamarlo allo yougurt. Unire entrambi alla farina di pistacchi, aggiungere l'uovo e un pizzico di sale. Mescolare bene con la frusta fino ad ottenere un composto cremoso ed omogeneo.
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Stendere la frolla a 3-4 mm di spessore (sottile, ma non a velo) e foderare uno stampo tondo, rivestendo anche il bordo. Riemire la crostata con la crema preparata e cuocere in forno a 170° per circa 35 minuti.
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Nel frattempo preparare le rosette :
mele rosse Stark 2 o 3, acqua gr 700 e 350 gr di zucchero
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Porre acqua e zucchero sul fuoco per ottenere uno sciroppo liquido. Tagliare il più sottilmente possibile le mele (io ho usato la mandolina), tuffarle nello sciroppo bollente, lasciar riprendere il bollore e poi scolarle, adagiandole su una superficie piana e cercando di evitare l'effetto mucchio selvaggio. Formare le rosette con tre fettine di mela, avvolgendole su se stesse (come quando si fa la pasta di sale, per dire). Accumularle su un piatto.
Sfornare la crostata, lasciarla riposare cinque minuti e poi decorarla con le rosette. Spolverizzare di zucchero a velo e infornare ancora per 10 minuti (passaggio che io ho saltato).
Lasciar raffreddare e servire.

Laura e Giulia

PoveraPazza molto orgogliosa di sè.


9 commenti:

amedeobolinari ha detto...

veramente un capolavoro... deve essere ben contenta la mamma

Glu.fri cosas varias sin gluten ha detto...

e fai bene a essre molto orgogliosa di te ! Tanti auguri a tutte

( parentesiculinaria ) ha detto...

Parlapà, poor mad! Che robba... d'effetto, chiccosa e pure laboriosa... fai bene ad essere orgogliosa. Lo sarei anche io!
Poveri ex maschi... ma la risatina scappa sui perduti pendenti. Mi spiace anche un po'... :>

Unknown ha detto...

Bellissima questa torta, mai vista prima!! Davvero d'effetto!!
Perchè con questa ricetta non partecipi alla raccolta di araba felice, Inventa-mela?? E' una preparazione perfetta per quella!!! ;-)
Se ti interessa, questo è il link:
http://arabafeliceincucina.blogspot.com/2010/10/inventamela-il-primo-contest-di.html
A presto!!
Franci

Reb ha detto...

Confesso: il post non l'ho letto, ho preferito lasciare alla forza delle immagini il racconto di generazioni di donne dalla forza straordinaria.
Povere e pazze, perchè non le vorremmo in nessun altro modo.

PoveraPazza ha detto...

Mi avete commossa. Non so dire altro. Mi viene anche da piangere, ecco.

Vero ha detto...

Dovevi fare 2 post, uno per la ricetta, e uno solo per la foto.
commuovi tu noi...

ViPeron ha detto...

E' un capolavoro. Mi resta solo di esprimere il più vivo disappunto per il regime di apartheid inaugurato. Che per venire ad una tua cena uno debba ridursi a cantare da mezzo soprano per il resto della sua vita mi pare un prezzo eccessivo.

PoveraPazza ha detto...

ViPe: al compleanno anche i maschi sono stati eccezionalmente ammessi! Per te farò un'eccezione anche se,, ora che ci penso, non mi pare di averti mai sentito cantare!!