"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

8 novembre 2010

il cimento delle carni: anatra con zucca piccante

 
La carne non la so cucinare. Non la mangio, non mi piace, mi viene male.Ho deciso che ogni tanto ci devo sbattere il muso e cucinarla, così, per completezza di formazione se non per piacere. 
Naturalmente bisogna aspettare il momento propizio: l'ospite atteso e malcapitato è la vittima ideale per gli esperimenti culinari di ogni tipo.  Anche avicoli., come in questo caso.
Il manzo cadaverico e sanguinolento non riesco a toccarlo, magari si può cominciare da un petto d'anatra? Ne servivano due, si son trovati un petto e una coscia. E vabbè.
 Per me medesima ho riservato la zucca piccante al forno, imparata da Alex e poi rifatta mille volte con minime variazioni (a seconda della memoria labile che mi governa).
Ingredienti:
2 petti d'anata (o pezzi diversi, avere solo l'accortezza di cuocerli un poco più a lungo)
succo di mezzo limone
2 cucchiai di cognac
40 gr di vino bianco e 40 gr di vino rosso
2 dl di brodo
salvia rosmarino
aceto balsamico
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Salare e pepare la carne. Incidere la pelle con la punta di un coltello, facendo un disegno a losanghe.
In un padella antiaderente a fondo spesso adagiare la carne con la pelle verso il basso e, a fiamma vivace, fare in modo che si formi una crosticina. A questo punto girare i pezzi e dorare anche dall'altra parte. 
La carne e la pelle avranno rilasciato un bel pò di grasso che io ho tolto, facendolo rapprendere in una ciotolina prima di buttarlo (altrimenti si tappa il lavandino, carine).
Rimettere la carne nella padella, bagnare con il vino bianco, il cognac e infine con il succo di limone.
Unire le erbe e lasciar ridurre i liquidi, sempre a fuoco vivace.
Togliere la carne e lasciarla in caldo (150°), coperta da un foglio d'alluminio. 
Preparare a salsa aggiungendo al sugo di cottura (dopo aver tolto le erbe) il vino rosso e il brodo, riducendo fino alla densità desiderata. All'ultimo unire l'aceto balsamico.
Affettare i petti e salsare con la riduzione preparata.
Servire con la zucca al forno (la mia cotta con zenzero e peperoncino, rosmarino, sale alla vaniglia e un filo d'olio).
Gli ospiti sembra abbiano apprezzato. Fidatevi, se potete! 
(PoveraPazza)
ps: sto continuando a leggere se niente importa . Ve lo consiglio,davvero. Mi consideravo una consumatrice mediamente informata. Palle. Dopo la lettura completa, credo che non mangerò neppure più il poco pesce che consumo ora.





7 commenti:

Vero ha detto...

Oh che bello la prima!! Ma l'altro giorno hai fatto l'agnello oggi l'anatra... e meno male che non sai cucinare la carne!! :)
ps
Non potrei mai leggerlo, per aver letto tanto tempo fa come uccidono gli agnelli, non riesco più a mangiarli...

baci e buona settimana
Vero

Reb ha detto...

Con la carne, potrei anche litigare. Ma col pesciolino, nun glià fò :/
E che ti piaccia o no, ma questa anatrina è cucinata con gran maestria!

PoveraPazza ha detto...

Vero: è per completezza di formazione, non per simpatia! E Reb: i commensali pare abbiano gradito, ma, che vuoi, solo tecnica e non cura amorevole!!
baci baci

( parentesiculinaria ) ha detto...

Anche io ho lo stesso rapporto con la carne, se parliamo di cucinarla. Mangiarla no... mi piace molto. Cara, mi sa che hai tutte le caratteristiche per cominciare il cammino del vegetarianesimo. La repulsione per la carne passa anche da lì. Comunque non ti sofrzare, questa la consumo io...
Interessante la nota piccante nella zucca, dolce per antonomasia.

PoveraPazza ha detto...

parents: io la carne già non la mangio. Fino ad ora il pesce l'ho tenuto come fonte di proteine animali, ma sto cambiando idea - se capisci come avviene la pesca industriale ti passa proprio ogni velleità.

La Gaia Celiaca ha detto...

grazie per aver esposto il banner dell'iniziativa contro l'omofobia!

lucy ha detto...

e meno male che dici che non sai cucinare la carna?! questa ricetta sembra adatta ad un ristorante con un abbinamento perfetto in tutto.anche a me non piace cucinarla perchè di solito vasdo sul vegetariano ma la tua ricetat mi conquista