"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

15 aprile 2010

the silence of the lambs - agnello e carciofi reloaded

Il giovedì da me si cena. Anche da voi, dite? Sì, ma qui si cena insieme. Di solito con il Ga e qualche altro amico storico. Mica per mettersi in mostra con virtuosismi culinari (ammesso di essere in grado di produrli), solo per fare due chiacchiere in santa pace.

Mangio carne molto raramente e solo se non posso farne a meno. Non la so neppure cucinare, a dir la verità. I miei ospiti sanno che da me troveranno becchimi di vario genere, verdure - meglio se poco cotte - ma carne mai.
In uno slancio di generosità (?) e complice una ricetta della Cucina Italiana, la mia ultima cena del giovedì ha avuto come piatto principale le polpette. Di agnello e con i carciofi. 
Servono, per otto polpette grandi: 400 gr di polpa di coscia d'agnello, 100 gr di pancarrè senza crosta, 4 carciofi, 3 cipollotti, latte, yougurt greco, panna fresca, vino bianco secco.
Si mondano i cipollotti, lasciando un pò di parte verde. 
Si tagliano a spicchi i carciofi  e i gambi a rondelle,tuffandoli poi in acqua e limone. Si fanno stufare coperti per cinque minuti in un pentolino con mezzo bicchiere d'acqua ,  mezzo di vino e tre cucchiai d'olio. Poi si scoprono, si salano e si fa restringere il liquido di cottura per un paio di minuti.
Anche i cipollotti si fanno stufare pr due minuti in una noce di burro e un bicchiere d'acqua. Si salano, si aggiunge un cucchiaio di panna e mezzo di yogurt. Si uniscono poi ai carciofi e si lascia sobbollire qualche istante il tutto.
Nel frattempo si preparano le polpette, mettendo nel mixer la carne tagliata a dadini, il pancarrè ammollato nel latte e strizzato, un ciuffetto di prezzemolo, mezzo spicchio d'aglio, un cucchiaio di panna e due di yogurt, sale  e pepe.
Si modella il composto in otto polpette dalla forma un pò allungata, e si incipriano (direbbe Viperon) con un velo di farina. Si rosolano su entrambi i lati in una padella in poco olio e burro spumeggiante. 
Infine si uniscono alle verdure, lasciando insaporire per qualche minuto.

Et voilà la polpetta (con foto anni Settanta inclusa) è servita.

Ecco, la ricettina ve l'abbiamo lasciata. Questo weekend tre dei quattro isterici si trovano a Milano a saloneggiare( e il quarto è in tournée chissà dove). Ci rivedremo su questi schermi la prossima settimana.


5 commenti:

Babs ha detto...

allora, a parte le ricette che già ammiro, mi scuso per il ritardo ma nel caos di questi giorni sbuff sbuff pant pant arrivo pure io.
1) mi fa piacere conoscervi
2) la firma 4x1 mi ha fatto troppo ridere, soprattutto geppino/geppetto!
3) il titolo del blog è perfetto per questo periodo :-)
complimenti!!!!

Unknown ha detto...

Ciao Babs! In quattro facciamo un cervello, carina!
Grazie molte per i complimenti, ancora più graditi da una così brava.

ps: ma i cucchiaini allora??? Son troppo curiosa..

Anonimo ha detto...

Atterro qui da un vs commento ... saluti gastronomici napoletani da Roma ... e a presto allora.
Fabrizio

Unknown ha detto...

@ Fabrizio: a prestissimo e speriamo di ambientarci e diventare bravi come ci pare che siano tutti, qui!

Anonimo ha detto...

Sono uno dei "carnivori" del giovedì che ha potuto testare il risultato di questa ricetta: brava Da, buonissime!
Ga.