"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

14 maggio 2012

un bel pranzetto in verità, in verità, in veritàààà

 
Voi che avete fatto nel fine settimana? Io ho fatto nascere il mio primo pane acido, ho aspettato che uscisse il libro per bene, ho visto un film (brutto) di Tim Burton (ma se li hai visti tutti tranne Alice in Wonderland mica ti puoi esimere), ho guardato un sacco di pioggia cadere, ho rivisto una persona dopo tanti tanti tanti anni. E' strano, davvero. Ci si ricorda da ragazzi, da bimbi quasi. E intanto la vita ti passa veloce, vivi in altre città, chissà che gente conosci, che lavoro fai. Hai sempre le snickers ma la barba bianca, o i capelli rossi - dipende.

Vabbè, quanto sopra non ha attinenza alcuna con il mio pranzo della domenica.
Un bel pranzetto, verde e non sciapo. Quando mi sentirete inneggiare al tofu vorrà dire che son pronta a diventare vegana. Fino a quel momento uovalatteformaggio me li mangio. 
E son contenta così.

Flan di asparagi (per quattro persone o due con riporto al pranzo del lunedì)

 mezzo chilo di asparagi verdi
4 uova bio
50 gr di parmigiano
2 cucchiai di farina
2 cucchiai di panna
una noce di burro per spennellare lo stampo

Mondare gli asparagi, spezzando il gambo nel punto in cui normalmente si romperebbe.
Lavarli e cuocerli a vapore per cinque minuti ( o per tre nel microonde con il guscio di silicone). Raffreddarli, tagliare grossolanamente i gambi e tenere da parte le punte per la decorazione.
Nel cutter tritare il formaggio, aggiungere i gambi di asparago, la farina, i rossi d'uovo, sale e pepe.
Sbattere gli albumi fino a che saranno parzialmente montati e unirli alla crema di asparagi e uova, mescolando dal basso verso l'alto con delicatezza.
Imburrare uno stampo da cake e versarci il composto.
Cuocere in forno a 200° per 25 minuti almeno o fino a quando la lama del coltello infilata nel composto non uscirà asciutta.
Rovesciare su un piatto da portata e decorare con le punte tenute da parte.
Mangiare ben caldo accompagnato da insalata allegra. 

Pensavo: il flan in realtà è una reincarnazione della frittata. Uno stadio di superiore elaborazione, un passo in più verso il Nirvana, ma sempre di uovo cotto e verdura si tratta.

E dopo questa perla filosofica, vado a dormire.

(PoveraPazza)

5 commenti:

Reb ha detto...

Amica, sei l'unica pazza io sia disposta - e riesca - a tollerare.
E bòn, ci siam capite.

Unknown ha detto...

e bòn, ci siamo capite eccome

silvia.moglie ha detto...

diamoci al flan, che ho scoperto essere buonissimo anche freddo. e se lo cuociamo in forno invece che a bagnomaria lo possiamo anche chiamare sformato. come di solito viene a me. baci. sì

Unknown ha detto...

lo so che si chiama sformato, ma mi piace di più flan - licenza poetica ;-)

Gio ha detto...

non ti è piaciuto il film di tim burton? ti dirò voglio vederlo
il flan mi piace
buona settimana