Il mio nome di battaglia è Taccola. Sappiatelo. Sarò Taccola per il pranzo carbonaro, intanto. E poi diventerò Taccola aka PoveraPazza per tutto il resto.
La taccola è come me, misconosciuta ma di grande interesse.
Di virtù profondissima, dolce di gusto, croccante ma tenera al cuore. Un toccasana (per l'intestino - nessuno è perfetto). La taccola fa primavera, mica come la rondine.
La taccola non so se sia cocciuta - io sì.
Siccome nessuno mi ha filato di pezza l'insalatina di taccolette novelle, io persevero e spero che molti si convertano al culto del pisello mangiatutto.
Siccome nessuno mi ha filato di pezza l'insalatina di taccolette novelle, io persevero e spero che molti si convertano al culto del pisello mangiatutto.
Stasera: risotto taccole mazzancolle e menta.
1 piccolo scalogno
70 gr di riso Carnaroli
30 gr di taccole mondate, sbianchite per tre minuti in acqua bollente e raffreddate in acqua ghiacciata
6 mazzancolle
6 foglie di menta
6 mandorle pelate
sale pepe olio extra vergine
sale pepe olio extra vergine
vino bianco secco per sfumare
Solito procedimento per il risotto: tritare lo scalogno fino fino, farlo appassire in un niente di olio d'oliva, aggiungere il riso, salare in tostatura , sfumare con il vino bianco. Aggiungere le taccole a pezzetti (tranne tre che serviranno per la decorazione) e tre mazzancolle a pezzetti.
Portare a cottura aggiungendo man mano acqua bollente non salata.
Tritare la menta con le mandorle. Saltare le mazzancolle rimaste in pochissimo olio, salare.
A fine cottura aggiustare di sale e pepe, "mantecare" con il trito di mandorle e menta e decorare con taccole intere e mazzancolle spadellate.
E prossimamente la terza puntata della Saga della Taccola. Non perdetevela!
(PoveraPazza)
E prossimamente la terza puntata della Saga della Taccola. Non perdetevela!
(PoveraPazza)
1 commento:
non so perchè ma è tanto che non le mangio le taccole deve dire che il tuo post mi ha invogliato
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