Mi son decisa. Dopo anni di proclami contro la schiavitù dela pasta madre e in ossequio alla coerenza che contraddistingue la mia vita, l'ho prodotta.
Questo tamagotchi panettiere adesso riposa al fresco, guancia a guancia con le fragole.
Il risultato del mio primo sourdough di sempre è quello che vedete. Non mi azzardo a pubblicare ricette, prima lo assaggio. Garantisco per la farina (Macina del Mulino Marino), molto meno per tutto il resto.
Ieri sera pensavo fosse irrimediabilmente perso. Ora penso sia imperfetto ma mangiabile. Vi terrò aggiornati su eventuali miglioramenti nella preparazione.
Nel librino "The handmade loaf" ho trovato un procedimento nevrotico che fa al caso mio. Si carezza la palletta di impasto per quindici secondi (giuro) ogni dieci minuti per parecchie volte, per poi lasciarla finalmente riposare per quattro o cinque ore (e se lo merita, via).
La prossima volta farò così.
E' una stagione di prime volte, questa.
Da ieri è disponibile, il nostro librino benefico, Ricette per bene. Sono selvaggiamente orgogliosa di essere in compagnia di gente davvero brava, per una buona causa.
Oddio, io ho giusto fatto una piccola cosa, il lavoro duro l'ha fatto chi ha trovato i canali giusti per l'effettiva realizzazione e la promozione. Date un'occhiata, scaricate e non ve ne pentirete. Costa quanto una rivista e in omaggio trovate il cuore di tutte noi. Cercate tra le righe, non è difficile da scovare.
(PoveraPazza - eternamente grata)
1 commento:
anche io sono "schiavo" del LM :D
complimenti per il libro! vado a dare uno sguardo...
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