"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

12 aprile 2012

risotto alla doppia carota, limone e altre cose

 
 Questionario:
1- vi piace il risotto?
2- vi piacciono le carote cotte?
3- vi piacciono le spezie e soprattutto il cumino?
4- vi urterebbe i nervi dover lavare almeno tre pignatte per un singolo piatto?

Se avete risposto ad almeno tre domande e no alla quarta,  potete continuare a leggere.
Ho un nuovo librino di cucina: I bicchieri dello chef. Non che mi mancassero testi su bicchieri dita bocconi e così riducendo (le porzioni). Però mi serviva proprio quello.
Molto di dolce, molto di formaggioso, molto di francese. Poco di cucinabile per me, sarà più una ricerca di ispirazioni che il solito riprovare paro paro.
Questo piatto è appunto ispirato (molto liberamente) ad una ricetta che ho trovato lì.

Dosi per una persona, moltiplicabili a piacimento:

70 gr di riso Carnaroli (o quanto ne volete!)
5 - 6 carote tenere
1 piccolo scalogno
5 steli di prezzemolo
olio extra vergine
1 limone
1 cucchiaio di semi di sesamo
1 puntina di cumino e coriandolo in polvere
1 cucchiaino di burro
1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
sale
acqua

Tagliare tre carote a rondelle spesse, coprirle d'acqua, aggiungere un filo d'olio d'oliva, il coriandolo, il cumino, pochissimo sale (il mio, dono gentile, al sedano rapa) e lasciarle cuocere fino a che saranno tenere. Se necessario aggiungere altra acqua.
Frullare ottenendo una crema morbida e tenere in caldo.

Tagliare in diagonale le altre due carote e stufarle dolcemente in una padella antiaderente, coperte d'acqua, fino a che saranno tenere. Aggiustare di sale e condirle con il prezzemolo tritato grossolanamente. Tenere in caldo.

Tostare a secco i semi di sesamo.

Preparare il risotto nel solito modo: in un filo d'olio fare appassire lo scalogno tritato finemente. Unire il riso, tostare, salare e sfumare con due cucchiai di succo di limone. A succo evaporato coprire di acqua e proseguire nella cottura, alternando succo ad acqua.
Ci vorranno 15-18 minuti. Spegnere e mantecare, coperto, con burro e parmigiano.

Comporre il piatto versando poca crema di carote sul fondo del piatto, sormontare conil risotto a cupoletta formando un cratere in cui si verserà altra crema. Finire con le carote a rondelle e il sesamo tostato.



Gli Angeli sono tutti tremendi. (Rilke - Elegie duinesi).

Fortuna che io non sono un angelo. Au contraire.

(PoveraPazza)

5 commenti:

Gio ha detto...

mi è piaciuto l'entry test eh eh eh
ottima elaborazione questo risotto :P

Alex ha detto...

Sarà una vita che non preparo un risotto. E non ne ho mai fatto uno con le spezie orientali. Quindi s'ha da provà. E quel piatto viola??? È meraviglioso.
Baci

Unknown ha detto...

Alex, sai che non è male per niente? In realtà non è fatto con le spezie, solo le carote. Ma ci siamo capite.
E il piatto è di Vietri, di Solimene, preso nei mucchi per terra!

silvia.moglie ha detto...

mai considerate troppo le carote, se non come "odore" e come parte delle "camille" ma dopo aver assaggiato certe carote al forno...un abbraccione

Terry ha detto...

Mi piace tutto ciò che hai elencato... Questo risotto mi incuriosice proprio...gran bella ricettina!