Il mercato comunale di piazza XXIV Maggio mi rovina.
Trovo molto divertente la multietnicità di venditori e compratori, trovo irresistibile che sia più facile trovarci la patata dolce dell'ossobuco (possibili entrambi, però), adoro il contrasto tra la vecchina - certa istituzione del luogo - e la deliziosa famiglia cingalese nuova arrivata.
Ci faccio spesso un giro i sabato mattina.
Stavolta ho comprato la salsa di pesce thailandese: il demone della scienza (sì, vabbè) mi ha imposto di compararla alla colatura di alici.
La prova sperimentale, consistente in una gran bella annusata, ha dimostrato che quella thai puzza ben di più. La prova dell'eurino ha invece dimostrato che costa ben ben meno (1 soldino per 250ml).
Credo che il processo produttivo di entrambe sia simile, anche se il prezioso liquido campano deve di certo essere più raffinato. Sempre di acciughe e sale si tratta, però, lasciate fermentare in botti in un caso e in cassette di legno nell'altro.
Attendo gli strali dei miei co-blogger napoletani e anche di tutti gli altri campani cucinieri sofisticati.
Son pronta, partite con la lapidazione.
Faccio in tempo a lasciarvi la ricetta della ciotolina in foto (per quattro)?:
- calamari 750 gr (il mio era un calamarone-monstre)
- 250gr di pak choi (o bietina nostrana)
- mezzo peperone rosso
- una manciata di fagiolini mondati e sbianchiti
- una cipolla bianca piccola
- due cm di zenzero grattugiato
- uno spicchio d'aglio intero
- il succo di un lime
- un peperoncino fresco
- un cucchiaio di olio di sesamo e uno di aceto di riso
- un cucchiaio di salsa di pesce thai (eccola qua)
- un cucchiaino di zucchero
- un cucchiaio di amido di mais
Tritare la cipolla e farla saltare con zenzero e aglio in un cucchiaio di olio di sesamo e uno d'oliva.
Tagliare a striscioline il pak choi e il peperone. Unire tutte le verdure al soffritto e lasciare insaporire per pochi minuti. Nel frattempo tagliare a losanghe il calamaro e inciderlo con la punta di un coltello per renderlo vezzosamente orientale (e farlo cuocere prima, con ogni evidenza). Unirlo alle verdure e saltare mentre si prepara il condimento. In una ciotola mescolare la salsa di pesce, l'aceto di riso, il lime, il peperoncino a striscioline, lo zucchero e l'amido di mais stemperato con due cucchiai d'acqua.
Versare la salsa su pesce e verdure e far restringere a fuoco moderato.
Servire con riso bianco d'ordinanza.
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Il buon proposito della settimana è: provare a fare qualche dolce (senza poi mangiarselo tutto).
Parola di lupetto.
(PoveraPazza)