"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

30 gennaio 2012

contro il logorio della vita moderna

Poteva essere una cattiva serata. E' stata piacevole.
Quattro sane risate con le amiche e un carciofo al forno.
Il Lucano ce lo teniamo in serbo, che non si sa mai.

4 carciofi medi
100 ml di panna da cucina
30 gr di provola piccante
1 cucchiaio di trito di cipolla e carota
1 tuorlo
1 limone
qualche fogliolina di timo
poco sale
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Mondare i carciofi con grande decisione, allargare un pò le brattee e passarli sotto l'acqua corrente. Cuocerli per 10 minuti in acqua bollente acidulata con succo di limone. Scolarli e asciugarli con carta da cucina.
Sbattere il tuorlo con la panna, salare con grande parsimonia, aggiungere il formaggio tagliato a dadini, il trito di cipolla e le foglie di timo.
Riempire i carciofi con la cremina preparata.
Infornare per 10-15 minuti a 180°. La superficie deve colorire leggermente ma i carciofi non devono seccare.
Semplice, nutriente, invernale.
Contro il logorio della vita moderna. E dei moderni affetti.

(PoveraPazza)

4 commenti:

Reb ha detto...

Bella la mia alcaciofina :) [oh, con questo rate, nun ti si stà dietro neh]

Unknown ha detto...

figurati, altro che rate. Qui si lavora a scoppi di energia. E quella finisce subito.Disciplina? Mai trattata.

Pentapata ha detto...

signora povera pazza mi vengo a sedere un po' qui da lei perchè oggi son proprio stanca sa? molto ma molto molto. temo sian le cattive compagnie.

Gio ha detto...

che buoni i carciofi imbottiti, noi li facciamo anche in pentola col ripieno di pane e formaggio
che goduria!