"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

6 aprile 2011

bulgur de noantri (o quasi)

E insomma, è primavera. Ho tolto le calze. Ho comprato le ballerine di camoscio. Mi devo depurare.
Son tutte cose che in primavera accadono, vero? Da me scoppia la mania (se mai ci fosse bisogno che scoppino altre manie) del cibo sano e mediterraneo, nella sua accezione più ampia.
Corsia preferenziale per verdure e cereali e frutta e fiori. Niente di nuovo, dite? Vabbè.
Questo piatto ha ricevuto il plauso di ViPe, che cito integralmente: E' una meraviglia, lo usano i battenti nelle cerimonie del venerdi' santo insieme alle spugne coi chiodi imbevute nell'aceto.
Se vorrete provarlo, con o senza chiodi, fatemelo sapere!
Per due (occhio che il bulgur cresce da pazzi):

100 gr di bulgur
un mazzetto di bieta da costa, sminuzzata (gambi e foglie separati)
una cipolla dorata, tritata
un cucchiaio abbondante di sumac
30 gr di pecorino col pepe
olio d'oliva, sale
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L'idea è di risottare anche il bulgur (come quinoa e amaranto, qui si risotta tutto ormai).
Fare un soffritto leggero con la cipolla e i gambi della bieta, aggiungere il sumac e insaporire per un minuto.
Unire anche le foglie sminuzzate e quindi il bulgur. Salare.
Coprire, a filo, con acqua bollente non salata. Cuocere per dieci minuti, rabboncando l'acqua se necessario.
Unire il pecorino a scagliette, mescolare e lasciar riposare cinque minuti.
E bon, finito.
Sarà anche il mio pranzo, il bulgur cresce, come si è detto!!
(PoveraPazza)


7 commenti:

Unknown ha detto...

che squisitezza per il palato! complimenti per la ricettina e bacioni!

ViPeron ha detto...

Come ebbe a dire Lady Catherine De Bourgh in Orgoglio e Pregiudiziove avendo appreso che le galline della sua tenuta erano poco generose nella produzione di uova: 'Provate con un pastone caldo, se non funziona neanche con quello vuol dire che sono incorreggibili'.

PoveraPazza ha detto...

Non è caldo, è TIEPIDO, (CIT. Giovannino quando diceva "non è pietla, è MATTONE!)

Reb ha detto...

Ieri sera ho risottato le lennticchie per il pranzo di oggi, e ti ho pensata. Ieri, e oggi.
Vipe: accidenti che t'hanno già preso!

Unknown ha detto...

Rebbina, grazie della comprensione.
A proposito di risottare:
http://cookingbreakdown.blogspot.com/2010/05/primavera-que-no-llega-risotto-di.html
buone le lenticchie e pure le verdure sole!
(cattivo che è il vipe.. ma deve tener fede al suo nick, si sa)
PP

MilenaSt ha detto...

Via libera alle verdure: è un'ottima scusa per "liberalizzarle" ...
Ti seguo a ruota :D

Unknown ha detto...

Milena: si possono usare tutte quelle su cui riusciamo a mettere le mani. In ogni preparazione (o quasi). Anche qui la bieta può essere sostituita da zucchina e carota, da asparago, da broccolo. Quel che si vuole!