"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

25 febbraio 2011

un po' di cina nell'orzo

Sono preda dei sensi di colpa. Quando apro la dispensa e vedo pacchi di farine, cereali e legumi lì giacenti e inoperosi da tempo immemore mi sento male.
Il buon proposito della primavera (dai, sta arrivando..) è : utilizzare tutto il giacente prima di comprare qualcosa di nuovo. E vale anche per creme e pappine beauty-cose varie che, non so perchè, dopo l'entusiasmo iniziale vengono abbandonate a metà. Sempre.
Bon, bando alle ciance, e passiamo agli ingredienti, per quattro robusti mangiatori:
orzo gr. 200 (si gonfia tantissimo in cottura)
1 cavolo cinese
2 carote
3 piccoli scalogni
1 filetto di merluzzo senza pelle e spinato
un bel pezzo di zenzero fresco (4 cm, almeno)
2 cucchiai di olio di sesamo
2 cucchiai di salsa di soia
olio d'oliva, sale
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Sciacquare l'orzo e lessarlo con le modalità indicate sulla confezione: 2 parti di acqua per ogni parte di orzo, per 30 minuti. Scolarlo e lasciarlo da parte.
Preparare un soffritto con lo scalogno tritato, lo zenzero grattugiato e l'olio di sesamo. Appena lo scalogno diventa traslucido aggiungere le carote a bastoncini e dopo qualche minuto il pesce a dadini.
Lasciare insaporire bene. A questo punto unire al fondo un cucchiaio d'olio d'oliva e il cavolo cinese a striscioline.
Da ultimo aggiungere l'orzo lessato, mescolare bene e saltare per tre minuti. Condire, a piacere, con salsa di soia e servire caldissimo.
PoveraPazza e le sue prime foto all'aperto dell'anno

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Quanto concordo con tutto quello che hai scritto, cala l'impeto della novità e abbandoniamo tutti i sacchetti farine pacchettini pacchetti.. mahh noi non cambiamo mai.. mi piace da matti questa ricetta.. mi sa che la copierò al più presto..bacino

amedeobolinari ha detto...

direbbe Gurdjieff che è tutta colpa della Legge del 7, colpa dei vuoti che incontri in ogni processo di cambiamento....
DO, RE, MI, FA, SOL, LA, SI
parti: do,re,mi... grande entusiasmo hai cominciato una cosa la fai con tanta dedizione. Tra una nota e l'altra c'è sempre un semitono,
poi, tra "Mi" e "Fa", questo semitono manca ed allora la linea retta (linea che non esiste in natura) dei tuoi buoni propositi devia, è il momento in cui cominci a perdere l'entusiasmo. Ma nonostante la prima deviazione continui...
poi: Fa,Sol,La,Si ... arrivata al "Si" dovresti ricominciare da un "Do" su di una ottava superiore e qui casca l'asino manca un altro semitono che ti fa nuovamnete deviare, pesantemete, la linea retta dei tuoi buoni propositi somiglia sempre di più ad una spirale...
senza un shock addizionale (ne parlava pure battiato in una canzone)durante i rallentamenti, ogni obiettivo o presunta buona abitudine che volevi seguire..puff.. viene abbandonata. Se sai osservare te stessa,te ne accorgi, e quando è quando è necessario ti dai 'na botta e prosegui.... difficile però.
Perchè tutto sto sproloquio... boh!? sarà colpa del cavolo cinese che si ripropone

FrancescaV ha detto...

ma che bell'aspetto ha questo orzo, magari porti pure fortuna per l'arrivo della primavera, almeno da queste parti (Strasburgo, Francia, centro europa, si capisce che non se ne può più del freddo della neve e del freddo? :-)).

Juls @ Juls' Kitchen ha detto...

Mi "appetisce" tanto tanto! mi sa di cosa buona e saziante!

Unknown ha detto...

sublime questo piatto! amo il cibo cinese, soprattutto se cucinato con le mie mani... sai com'è... :-D
bravissima, ottima idea!

PoveraPazza ha detto...

appena vedo Amedeo voglio che mi spieghi la legge del 7. E gli voglio pure spiegare che il cavolo cinese NON ripropone. Non il mio. :-)