Indesiderato, imposto, sopportato male male male.
Ma c'è, per il momento. E io cucino in un turbine leggero (à la Glenn Gould) nei rari momento in cui non c'è.
Rari, badate.
Stasera, di ritorno da una giornatina pesantuccia e lunga la casa era a mia (effimera) disposizione. Ne ho approfittato per farmi una cena erbivora, di quelle che piacciono a me.
Crumble di bietoline:
600 g bietoline
150 g farina semintegrale (la mia, al solito, Mulino Marino)
70 g burro freddo
un cucchiaio sesamo tostato
un cucchiaio abbondante di sumac
sale
un filo d'olio
Preriscaldare il forno a 180°.
Mondare e lavare molto bene la bieta, scolarla e farla stufare in un tegame, coperta e senza aggiunta di acqua. Scolare dal liquido in eccesso e tritare grossolamente. Aggiungere il sumac e sale qb.
Nel frattempo preparare la pasta sbriciolata lavorando il burro freddo, la farina e una presa di sale con la punta delle dita.
Ungere il fondo di una piccola pirofila, adagiarci le bietoline, coprire con la pasta sbriciolata e cuocere in forno per venti minuti. Passare qualche istante sotto il grill alla massima temperatura.
E' stata la mia cena. Erbivora e buona.
Può far da contorno a un formaggio importante. Non sfigurerà.
Io, da domani ho bisogno di cene offerte e persone divertenti. Altrimenti farò onore al mio nick.
(PoveraPazza)
1 commento:
..no no non sfigurerá..anche senza formaggio importante. Visto che sto avendo una deriva vegetariana mi affascinano queste ricette!!
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