"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

26 novembre 2012

pane di festa che viene dal Nord. Per non mangiare da soli

 Il mercatino sul Naviglio Grande dell'ultima domenica di novembre sta diventando una tradizione per le cucinatrici "filantrope". Noi.
Traffichiamo per giorni per preparare le robine da vendere e lì ci divertiamo come pazze.
Ci sono quelle con la faccia stagnata e quelle totalmente incapaci di vendere alcunchè (la sottoscritta ad esempio).
Devo dire che nonostante il periodo difficile e le innumerevoli richieste di contributi che bombardano le persone, i milanesi rispondono sempre con generosità
Questa volta, grazie a Virginia, abbiamo scelto di sostenere Progetto Mondo, attivo in America Latina e in Africa. Vi rimando al link per saperne di più.
C'erano un sacco di cosine carine. Decorazioni a tema alimentare ma non solo.
Con estremo sprezzo del pericolo io ho CUCITO non essendo in grado di attaccare un bottone. Ma se devo essere come la mia mentore Mariapia Fanfani dovrò pur fare qualche sacrifizio, ovvia!
Poi ho fatto il pane, che ormai in cucina produco solo quello. Ma pane di festa, che viene da lontano ma non troppo. Uno con zafferano e uvetta che si prepara in Svezia per Santa Lucia e uno con cardamomo e cannella, che si può trovare in tutta la Scandinavia a Dicembre.


PANE DI SANTA LUCIA

40g lievito fresco
500ml latte tiepido
1/2 cucchiaino di zafferano
200g burro sciolto
1kg farina 00
1 cucchiaino di sale
100g zucchero
75g uvetta più un po' per decorare
1 uovo sbattuto

Sciogliere il lievito nel latte, aggiungere lo zafferano e mescolare. Aggiungere il burro sciolto. In una ciotola differente setacciare farina e sale, unire poi zucchero e uvetta.
Alla farina setacciata aggiungere il latte lievitoso. Mescolare bene e poi impastare (io con la planetaria) fino a che la massa non sia liscia, lucida e uniforme. Ci vorranno circa cinque minuti a velocità media. Se si procede a mano contare dieci minuti.
A questo punto lasciar lievitare, coperto da un canovaccio pulito, per un'ora e mezza almeno.

Riprendere l'impasto, sgonfiarlo e impastarlo nuovamente. Divide in pezzi da 70g circa.
Formare dei salsicciotti e modellarli a S, a spirale, a pagnottina. Decorare con l'uvetta rimasta, coprire con il canovaccio e lasciar lievitare per altri trenta minuti sulla placca rivestita con carta da forno.

Trascorso questo tempo spennellare ogni piccolo pane con l'uovo sbattuto e cuocere in forno a 180° per 25 minuti o fino a doratura. Io li ho tenuti una trentina di minuti.

Servire soli o accompagnati da burro e marmellata.


 PULLA 

Per due pani intrecciati:
250ml acqua tiepida o latte
12,5g lievito fresco
una presa di sale
80g zucchero
1 cucchiaino cardamomo in polvere
500g scarsi di farina 00
100 g burro morbido ma non sciolto
--
zucchero di canna
cannella in polvere
farina di nocciole
 --
1 uovo sbattuto

Sciogliere il lievito in acqua (o latte) tiepida, aggiungere zucchero e cardamomo.
Unire la farina poco a poco e poi il sale.
Impastare brevemente e incorporare il burro a pezzetti. Continuare ad impastare fino a quando la massa non sia uniforme, liscia e lucida. Fosse troppo morbida dopo l'aggiunta del burro unire un cucchiaio di farina.
Coprire con un canovaccio pulito e lasciar lievitare fino al raddoppio (circa un'ora e mezza).

Al termine, sgonfiare l'impasto e dividerlo a metà.
Stendere ogni metà in un disco sottile, come fosse frolla per biscotti.
Spargere un velo di zucchero, uno di cannella e uno di nocciola su ogni disco. Passare con il mattarello per compattare il "ripieno". Arrotolare ogni disco strettamente. Con un coltello affilato tagliare in due ogni salsicciotto e intrecciare le due metà in modo che i vari strati giacciano decorativamente all'esterno. Unire i due lembi di ogni treccia in modo da formare una ciambella. Coprire con il solito canovaccio e lasciar riposare trenta minuti.
Al termine, spennellare con l'uovo sbattuto e cuocere in forno a 200° per 25 minuti o fino a doratura - meglio se a metà altezza.
Meglio consumarla il giorno in cui si preparara, ma se ne avanza si può tostare.
 

Ne mutila più la colla a caldo...

Chissà, magari ci si ritrova il prossimo anno.
(PoveraPazza)

Nessun commento: