"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

7 novembre 2012

challah melemiele - reloaded

Confesso subito: sono stata codarda. Questo post avrebbe dovuto intitolarsi In-challah. Sia mai che qualcuno lo trovasse offensivo o blasfemo: me lo son (quasi) tenuto.
Condivido invece, generosamente, questa versione di smitten kitchen del pane ebraico per le feste, qui un pò più ricco e più dolce.
Intrecciare filoncini di pasta melosa non è stata lo cosa più semplice del mondo. Mi dovrò perfezionare, anche se questo non è un bastoncino intrecciato ma un pane tondo intrecciato (in qualche modo, di certo migliorabile).
E' delizioso: dolce appena appena, con l'acidino delle mele. Lo si serve a cena, normalmente. Io l'ho mangiato, con soddisfazione, per colazione.

Per un bel pane grande:

1 pacchetto di lievito di birra secco
80 ml + 1 cucchiaio di miele (io ho usato un buon miele d'acacia)
80 ml di olio di semi di girasole (o altro di gusto poco pronunciato)
2 grandi uova intere + 1 tuorlo
8 gr di sale
530 gr di farina 00 + qb per infarinare il piano di lavoro

2 mele grandi, sbucciate, private del torsolo e tagliate a pezzetti non minuscoli, irrorate di succo di limone per evitare che scuriscano

Per spennellare: 1 uovo grande
zucchero di canna (opzionale)

Preparare l'impasto: mescolare il lievito ed un cucchiaio di miele con 2/3 di tazza di acqua tiepida e lasciar riposare fino a che non faccia la schiumetta (qualche minuto).
Nel mixer mescolare il lievito con l'acqua, l'olio, il miele, le uova e il tuorlo. Montare il gancio per impastare, aggiungere la farina e il sale. A velocità moderata combinare gli ingredienti, poi diminuire la velocità e mescolare per 5 minuti. La massa sarà uniforme, elastica e un pò collosa.
Naturalmente si può impastare anche a mano: prima in una ciotola e dopo che gli ingredienti umidi saranno stati assorbiti dalla farina, trasferire tutto su un piano infarinato ed impastare con energia.
Se l'impasto è troppo colloso aggiungere un pò di farina, ma meno possibile.
A questo punto trasferire la palla in una ciotola unta d'olio, coprire con pellicola e lasciar lievitare per almeno un'ora, o fino a quando non sia raddoppiata.

Trascorso questo tempo, stendere la massa grossolanamente sul piano di lavoro infarinato, dando una forma rettangolare. Non diventate matti perchè questo serve solo ad incorporare le mele e non sarà la forma definitiva del pane.
Su metà del rettangolo distribuire i dadini di mela, avendo cura di asciugarli prima con carta da cucina. Coprire le mele con la metà libera del rettangolo, premendo per far aderire bene la frutta. Distribuire le mele restanti su metà del rettangolo ottenuto dopo la piegatura e ripiegare ancora. Si sarà ottenuto un quadratone di pasta inframmezzato da pezzetti di mela.
Ripiegare gli angoli del quadrato, dando alla massa una forma tondeggiante. Coprire con la ciotola e lasciare da parte per 30 minuti.
Dividere la palla in quattro parti e formare con ognuna un filoncino di una trentina di centimetri. Per intrecciare, formare una croce con i bracci accoppiati ed intrecciare dando una forma rotonda. Siccome io non l'ho saputo fare non saprei neppure spiegare bene come si fa. La prossima volta faccio due trecce da due filoncini ciascuna e morta lì, che tanto viene buono comunque.
Una volta intrecciato, trasferire il pane su una placca ricoperta di carta da forno. Battere l'uovo rimasto e spennellarlo sul challah. Lasciare ancora lievitare per almeno 45 minuti.
Mentre lievita scaldare il forno a 190 °.
Prima di infornare (e dopo la terza lievitazione), spennellare ancora con l'uovo e, volendo, cospargere di zucchero di canna.
Cuocere in forno a mezz'altezza fino a quando non avrà un bel colore dorato (40- 45minuti). Si dovesse colorire troppo, coprire di alluminio e continuare a cuocere.
Per verificare che il pane sia cotto, batterlo sul fondo: dovrebbe suonare vuoto.

Lasciar raffreddare completamente su una gratella prima di servire.

 
,מזל טוב Mazel tov. Soprattutto ai ViPe che compiono gli anni.

(PoveraPazza)

5 commenti:

Alex ha detto...

Echilo, lo aspettavo. Spero che un giorno riusciremo a farne uno insieme, magari con il ripieno di semi di papavero, così come l'ho visto a Parigi. Che dici?
Baci

Unknown ha detto...

Speriamo!!! Ma il challah è un pretesto, ce ne sarebbero di cose da fare, insieme!
baci

Gio ha detto...

visto da SK mi piace proprio, ma non ho avuto il coraggio di farlo :)

Unknown ha detto...

Bè, Giò, a parte la difficoltà di intrecciare in tondo (mai più), il resto non è affatto difficile. giuro.

xiang hui ha detto...

Lovely bloog you have