"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

1 maggio 2012

di forma e sostanza: pasticcini di mandorla


  
 L'unico ponte di un anno bisestile non può che essere piovoso.
Lo dico a tutti pubblicamente: voglio che finisca subito.
 Ora.
 Voglio chiudere gli occhi e svegliarmi nel duemilatredici, anche a scapito dell'anno in più che mi dovrò togliere. Come tutti gli altri che mi separano dalla precedente cifra tonda.
Una serie di spiacevolezze private e pubbliche mi rendono odiosi questi giorni.
Li addolcisco con le mandorle.
Per una ventina di pasticcini:

150 gr di farina di mandorle
100 gr di zucchero semolato
2 albumi

mandorle intere o a lamelle per decorare




Montare parzialmente gli albumi, aggiungere la farina di mandorle e lo zucchero.
Su una placca ricoperta di carta da forno fare dei mucchietti, grandi quanto un cucchiaino, di impasto e decorare con mandorle intere o a lamelle.
Cuocere in forno a 160-170° (nel mio 170°) per quindici minuti o fino a che i biscotti non si siano asciugati in superficie. All'interno devono restare morbidi.
Lasciare raffreddare completamente prima di fare il pieno, magari con un Passito che completi la dolcezza.
 E' il Primo Maggio, festa di un lavoro sempre più utopico e precario, con sempre meno diritti. Ricordiamoci di quelli che per i diritti dei lavoratori hanno lottato.

Istruitevi perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi perché avremo bisogno di tutta la nostra forza (Antonio Gramsci)

(PoveraPazza)

5 commenti:

Unknown ha detto...

Daniela, mi verrebbe da trascrivere qui una poesia della Gualtieri, ma poi riassumendo tu sai fare una cosa che vale e supera qualunque crisi o crasi,qualunque noia o ingorgo... tu fai e dai da mangiare alle persone che ami e che conosci.
Anno bisestile o meno, nessuno puo' probabilmente restituirti quello che dai, ma nessuno puo' togliere valore a quello che fai. Comincia da li'.
Kisses
IL fra

Unknown ha detto...

scrivimela, la poesia. Per me, meglio di un mazzo di fiori.
E grazie per la coccola. Davvero.

silvia.moglie ha detto...

metto la firma sul commento precedente. e sul tuo post. che sento sulla mia pelle in molte richieste. sì

Gio ha detto...

per il lavoro sono più che d'accordo e schifo le finte lacrime di chi salvaguardo solo il posto di lavoro di chi ha già molto
un abbraccio e in bocca al lupo!

Terry ha detto...

Semplici e buonissimi!! E chissà che la pioggia finisca! :)