"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

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25 ottobre 2013

saór di zucca e gamberi, da Venezia

Le facce ve le abbiamo mostrate.
Di veneziano però vogliamo condividere anche un piccolo piatto, gustato all'Orto dei Mori. Oddio, questa è la nostra interpretazione senzasenza, ma non è venuta male.
Ah, se andate all'osteria assicuratevi di avere un pastrano di ricambio. D'estate si mangia fuori, nel bellissimo campo, ma ora ci si rincantuccia in uno spazio piccolino e fin troppo aromatico. Siete avvisati.

Saor di zucca e gamberi

24 ottobre 2013

facce da Biennale


 Ci siamo andati. Anche quest'anno.
Belle le storie del padiglione centrale, ai Giardini. Storie di irregolari e visionari. Jung.
Il resto, misto. Come sempre.
Ci chiedevamo però i biennalisti quando escono da lì dove si nascondono Per strada non se ne vedono. Forse avrannno luoghi di incontro segreto, forse vivono solo nelle gallerie e nei musei. Di certo non ne vedrete in gondoeta.
Andateci, c'è tempo fino a metà novembre.






















(PoveraPazza)