"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

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3 settembre 2013

à la grecque


 
Finite son finite queste vacanze. E ci volevano, e ce le siamo godute, e non abbiamo mosso un muscolo (se si escludono passeggiatine anda e rianda a spiaggia e pagine di libri voltate). Siamo stati in Grecia, nelle Sporadi, a Skopelos. Bella oltre ogni aspettativa. Un'isola che è un grande bosco di pini di Aleppo, che arrivano fin sul mare. E basta. 
Tornando, appena un ε - preso piccolo a piacere - più creativi - ci siamo inventati questa frolla salata un po' greca. O forse solo estiva e mediterranea.
Qualche scatto e una piccola ricetta per dire: bentrovati, buona ripresa. 

Dimenticavo una cosa importantissima: i pomodorini usati sono il frutto dell'azione di guerrilla gardening nella negletta aiuola di fronte all'ufficio. Piante che sono uno spettacolo. Molto molto orgogliosi del risultato, il prossimo anno tentiamo anche le zucchine. Ecco.

 
Per una teglia da forno di dimensioni standard (basterà per 6 persone):

300g di buona farina 00
1 cucchiaino di sale fino
due tuorli
100g olio extravergine di oliva
due cucchiai di acqua
la buccia grattugiata di mezzo limone bio
200g di feta
400-500 g di pomodorini maturi
150g di patè di olive nere