"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

5 agosto 2010

Pie di Nonna Papera. Una specie.


Ormai lo sapete, vi dico tutto.
Ho fatto emigrare una torta in Val d'Aosta. Era per un quasi-compleanno.
A me cucinare i dolci annoia. Sopporto a stento quelli con frutta oppure al cucchiaio o meglio ancora con frutta e al cucchiaio. Son gli unici che replico.
Mi è venuta voglia di quei pie che mi compravo dagli Amish, al mercatino biologico di Union Square il sabato mattina. Ho provato a rifarla, ma non è la stessa cosa. Non male, diversa però.
Il pie di Grandma Duck è ineguagliabile. Semplicemente.
(Ho visto una ricetta simile in rete qualche giorno fa ma, essendo ormai totalmente imbecille, non l'ho segnato e non riesco più a ritrovarlo per linkarlo - mi scuso con l'autore-autrice - )
Ho usato:
*220 gr. di farina 00 
*50 gr. di fumetto di mais 
*100 gr di burro freddo
*un baccello di vaniglia da cui prelevare i semi con un coltellino
* 3-4 cucchiai di acqua ghiacciata
*3 cucchiai di zucchero semolato
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per il ripieno: 4 mele golden delicious, 200 gr. di mirtilli, 2 cucchiai di zucchero muscovado e volendo anche 2 cucchiai di panna
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Sbucciare e tagliare le mele a fettine e farle stufare per dieci minuti, coperte, insieme allo zucchero.
Lasciar raffreddare ed unire i mirtilli ( i miei erano dei veri montanari selvatici) e volendo la panna.
Preparare la pasta mescolando farina e zucchero con il burro freddo, come per fare un crumble, formando quindi le bricioline che si impasteranno inumidendole con l'acqua fredda. Tutto, come si sa, deve essere molto veloce.
 La mia aggiunta della farina di mais si può evitare (si idrata meno di quella normale di frumento), era solo un vezzo ulteriore.
Formare una palla, coprire con la pellicola e lasciar riposare in frigo per una trentina di minuti o più (meglio, se fa caldo).
Riprendere la pasta, stenderne i due terzi, foderare una tortiera, bordi compresi, e far cuocere in bianco, dopo aver bucherellato il fondo con la forchetta, a 190° per dieci minuti senza far colorire.
Riempire con il ripieno di mele, ormai freddo.
Stendere la rimanente pasta, coprire il ripieno cercando di saldare il "coperchio" con i bordi del pie.
Volendo nonnapaperizzare, praticare i taglietti classici in centro per la fuoriuscita del vapore. Cuocere fino a quando la superficie non sia dorata: nel mio forno sono serviti altri 20 minuti a 190°, ma ognuno conosce i suoi polli.. Sorvegliare in modo che non si bruci, eh!
Siccome io avevo fretta di trasportarla l'ho sfilata quasi subito dal disco per farla raffreddare sulla gratella E HO PROVOCATO DELLE ORRIBILI CREPE sulla superficie. Non elegante, no.
Mi sentirei di sconsigliare l'operazione, potendo.
Però era buona. Almeno quello.
(PoveraPazza)
Si sente che sono stanca? Ho bisogno di vacanze, molto bisogno. Ma ci siamo quasi!!

7 commenti:

Alex ha detto...

Quelle crepe spezzano solo un po' la perfezione e la perfezione a me non piace! E per accompagnarla, che ne dici di un po' di panna semimontata ... magari aromatizzata alla vaniglia? Si vede che sono a dieta?

Reb ha detto...

Oh ragassuole, a me questa nonna paperata pare bellissima; anch'io la mangerei tutta, ora! Panna semi montata, crema inglese, così com'è.... :)

PoveraPazza ha detto...

ahahah, Alex.. anche io avevo pensato che la morte sua fosse la panna, poi ho evitato a malincuore!!
e Cibou, famme sapè dei tuoi esperimenti, che replico subiterrimamente. Ancora ricordo un peach pie comprato di ritorno da un giretto da NY ad Atlantic City con una macchina così scassata che bisognava girare con la tanica d'olio per rabboccare.. Quella torta lì ancora la sogno, guarda. Acidina al punto giusto e con i bordi alti, tantissimo fruttosa. Una libidiine.
Se la trovi, fischia forte e arrivo..

PoveraPazza ha detto...

ciao Reb!! Giochiamo a fare le signore che prendono il tè??

( parentesiculinaria ) ha detto...

E' lei! ESATTAMENTE quella di nonna papera con i taglietti sopraa!! Oddio, quelle dei fumetti ernao sempre di uno spessore improbabile...
Hai visto però le crepe?? hanno delimitato le porzioni. Ovviamente la mia è quella sopra!

PoveraPazza ha detto...

Parentesina, hai ragione. Quella di nonna p. aveva bordi altissimi. Ma loro le fanno proprio così, giurin giuretta. Le ho mangiate, esistono!

( parentesiculinaria ) ha detto...

Ordunque esistono quelle tortazze con bordi altissimi e ripieni violacei e che si debbono rigorosamente mangiare facendo CHOMP CHOMP con guancetta gonfia?? Vado a nanna più serena. Già sognante direi... :)