"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

10 dicembre 2012

Crema di carote arrostite con yogurt e dukkah croccante


Ennesima puntata della saga "facciamoci del bene prima di Natale".
Si sappia, innanzi tutto, che il titolo è una tautologia: non QUESTA dukkah è croccante, OGNI dukkah è croccante. Dicesi dukkah miscela di erbe e spezie tostate di origine egiziana.
Lì si consuma con pita pucciata prima nell'olio, si aggiunge a insalate e carni. Noi la si abbina a zuppe e verdure cotte (tipo gomasio o za'atar per capirci).
Più cucino cibi african-mediorientali più si rafforza in me la convinzione di essere stata adottata da due genitori ostinatamente piemontesi. Non sono compatibile con bagna caoda e polenta ma con cumino e ceci molto.
Immagino mio padre pucciare allegramete il suo pezzo di pita nella dukkah e mi vien da ridere.
 Lui a Istanbul è dimagrito due chili in quattro giorni, non trovando nulla di commestibile tranne i lokum.
Dunque io non posso essere figlia sua.

Dukkah (ne verrà più di quella che serve, ma si può conservare in un vasetto di vetro ben chiuso):


1/2 tazza di pistacchi sgusciati
2 cucchiai di semi di sesamo
2 cucchiaini di semi di coriandolo
2 cucchiaini di semi di cumino
1/2 cucchiaino di semi di finocchio
1/4 di cucchiano di grani di pepe
1 cucchiaino di sale grosso

Crema di carote (per due):

1/2 Kg di carote, pelate e tagliate in pezzi da 2-3 cm
olio d'oliva
pepe
brodo vegetale (o acqua)
yogurt greco

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Preriscaldare il forno a 200°. Sistemare le carote in una teglia, salare, pepare e condire con un filo d'olio. Mescolare bene e arrostire per una trentina di minuti o fino a quando le verdure non stiano cominciando a colorirsi ai bordi.
Lasciare intiepidire.
Trasferire in una ciotola dai bordi alti, unire una tazza di brodo e frullare a immersione fino ad ottenere una vellutata liscia. La quantità di liquido dipenderà dalla densità che si vuole ottenere.
Far sobbollire la crema in un pentolino per qualche minuto, aggiustando di sale/pepe/acqua se necessario.

Per la dukkh: tostare i pistacchi a fiamma medio-alta in un pentolino antiaderente, mescolando spesso, fino a che non saranno dorati. Lasciar raffreddare. Nello stesso pentolino tostare gli altri semi (sesamo, coriandolo, cumino, finocchio, pepe) senza far bruciare. Un paio di minuti saranno sufficienti.
In un mortaio pestare grossolanamente pistacchi, semi e sale.  Non si deve ridurre tutto in polvere, no no: i semi si devono sentire sotto i denti.

Versare la crema di carote nelle ciotole, completare con un cucchiaio di yogurt greco e uno di dukkah.

(tratto da Bon Appetit)



(PoveraPazza)

1 commento:

Fico e Uva ha detto...

mio padre odia anche un pizzico di cannella quasi inesistente...ed io metto le spezie ovunque ;-)