"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

9 marzo 2012

Anna, Marco e il tè matcha

Abbiamo passato una bella serata, ieri. Erano tanti anni che non ci vedevamo, abbiamo vite differenti, viviamo persino in due continenti diversi. Ma abbiamo chiacchierato fitto fino a tarda notte.
Certo, il prezzo da pagare sono state 'ste tagliatelle al tè matcha che non ho potuto evitare di produrre.

Anna e Marco, da veri signori, se le son mangiate e non hanno protestato. A me son pure piaciute, a loro non so.
Per quattro persone:

250 gr di semola rimacinata di grano duro
1 uovo 
2 cucchiaini rasi di matcha in polvere (il mio, preziosissimo, non dovrei usarlo per cucinare ma berlo)
1 pizzico di sale
acqua tiepida circa 100 ml

--

Procedere nel solito modo: fare la fontana con la semola (a me la pasta fresca di farina 00 proprio non piace, non ha consistenza - abbiate pazienza) e nel cratere rompere l'uovo, aggiungere sale e acqua poco per volta badando all'assorbimento della farina.
Impastare a lungo, con piacere, fino a che la pasta sarà liscia, vellutata ed elastica.
Coprire con pellicola e lasciarla riposare al fresco per almeno un'ora.
Tirarla non troppo sottile (fino allo scatto 2 della macchinetta) e tagliarla nel formato desiderato.

Per il condimento:

1 cucchiaio abbondante di semi di sesamo
5 cm di radice di zenzero
burro 20 gr
una decina di steli di erba cipollina tritata

Tostare a secco il sesamo in un tegame antiaderente e tenerlo da parte.
Saltare lo zenzero grattugiato con il burro.
Cuocere per 3-4 minuti le tagliatelle in acqua leggermente salata (perdono, Marco), scolarle e saltarle con burro e zenzero. Aggiungere sesamo ed erba cipollina e mescolare delicatamente.



Per ora la serie di pasta colorata finisce qui, ma non poniamo limiti alla sperimentazione che già mi sta venendo in mente il cardamomo nero. Vedremo!

(i lucidi li abbiamo proiettati dopo)

(PoveraPazza)


7 commenti:

Gio ha detto...

a saperlo che mancava il quarto sarei venuto io ad assaggiarle queste insolite tagliatelle :D
buon we

Paola Mademoiselle Canelle ha detto...

particolari queste tagliatelle. da poco ho scoperto le sperimentazioni che si possono fare col tè ed è una cosa che mi sta incuriosendo e appassionando. Proverò anche queste tagliatelle. grazie per la splendida idea :)

Maddelaine Green ha detto...

Davvero una bellissima ricetta. L'anno scorso ho visto il matcha in polvere all'artigiano in fiera a Milano e sono stata davvero tentata di comprarlo (più per cucinare che da bere)... devo confessare che però mi sono lasciata scappare l'occasione per via di alcune incertezze. Non è certo un ingrediente dei più economici e non l'ho mai usato prima, quindi ero molto in dubbio. Hai qualche consiglio per chi lo acquista per la prima volta? Come lo usi di solito? Grazie. Madie.

Unknown ha detto...

@Maddie: il mio matcha è quello che di solito si usa per la cerimonia del tè. Viene diluito in acqua bollente sbattendo con una frustina di bambù. Questo per fartela moolto (troppo) breve.
Esistono delle varietà meno pregiate che vengono usate per cucinare. Di solito si aggiunge ai dolci (come cakes, ad esempio) o a creme e gelati. Se sei di Milano o dintorni questa seconda varietà la trovi da Kathay, ad esempio, e costa decisamente meno.
Fammi sapere se lo provi!

Maddelaine Green ha detto...

Grazie mille per la risposta.
La cerimonia del tè mi ha sempore affascinato, anche se confesso di non conoscere bene i prodotti della cucina/tradizione giapponese. Hai qualche libro o risorsa da consigliarmi?
Mi è capitato di vedere il negozio Kathay vicino alla stazione centrale ma non sono mai riuscita ad entrarci(principalmente perchè tutte le volte che passo di lì sono sempre di corsa e sul punto di perdere il treno).
Alla prima occasione cercherò di passarci e ti farò sapere come va. :)

Unknown ha detto...

In realtà la sede principale di Kathay è in via Rosmini (zona Sarpi).Lì hanno molta più scelta!

Anna ha detto...

Erano buonissime! ma mi serve la versione celiaca ....