"Ma, quando niente sussiste d'un passato antico, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, più tenui ma più vividi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l'odore e il sapore, lungo tempo ancora perdurano, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sopra la rovina di tutto il resto, portando sulla loro stilla quasi impalpabile, senza vacillare, l'immenso edificio del ricordo."
(M. Proust)

28 febbraio 2012

fiori rosa fiori di .. barbabietola

La curiosità mi mangia viva. Mi guardo attorno avidamente, annuso, scavo, sperimento, leggo. Non sono mai sazia di novità. E' molto difficile che ripeta una ricetta due volte, che rilegga un libro o che riveda un film. Capita, ma devo davvero averli amati moltissimo. Altrimenti cerco novità, sempre. Una delle mie angosce è non aver tempo per scoprire provare leggere vedere tutto ciò che di interessante e bello c'è al mondo. L'altra angoscia, la più importante, è la consapevolezza di quanto poco trattengo di ciò che imparo. Ma non c'è rimedio, dunque non mi voglio intristire oltre misura.

Questa lunga e sconclusionata premessa per dire che mi sono imbattuta due giorni fa in questi dolcini, da Cannelle et Vanille,  e non ho avuto pace fino a che non li ho provati.

La ricetta la trovate da lei, in inglese. Io ho solo usato il burro (20 g) invece dell'olio di cocco e le barbabietole precotte che quelle fresche non le ho mai trovate. Mi ci son voluti circa 30 minuti di cottura.

Volete un giudizio? Non sono male ma non mi ci butterei per terra, ecco. Forse usando una farina di frumento e latte normale avrebbero un gusto più domestico. Mi sa che li proverò anche così e vi dirò come son venuti.

Se però volete un dolcino senza-senza-senza questi hanno il loro perchè e non sono neppure troppo punitivi.

A presto con nuove esilaranti avventure e esperimenti squinternati.

(PoveraPazza)

6 commenti:

Alex ha detto...

Il colore però promette bene. Io invece sono rimasta incuriosita dal dolce cioccolato e barbabietole di cui girava un bellissimo video.
Se vuoi invece qualcosa di simile da sbatterti per terra ti consiglio i lemon poppy seed muffins (o il cake). Con tutti gli ingredienti che ti si spalmano sui fianchi, ma buoni da morire :-)
Che belli piatto e posate! E il fiore naturalmente. Baci

Unknown ha detto...

Sì, il colore è bellissimo. Secondo me la quinoa è meglio nature, a palline, piuttosto che macinata. Ha un sapore molto distinguibile anche a basse quantità, dunque tanto vale mangiarla in purezza.
Hai visto le posate? Un sevizio da 6, completo di mestolo e forchettone a 15 eurini!!

Unknown ha detto...

La ragazza è basca e sa il fatto suo. Anzi nostro, così da vecchi europei non fatichiamo.
ps: io ho ricevuto in regalo delle deliziose ciotoline che misurano la capacità. Ma bellissime eh!

Reb ha detto...

Le robine senza senza mi lasciano come insoddisfatta.
Ma queste tue, belline così, ci verrei di corsa a mangiarle (mica solo chiacchiere e the, eh)

Unknown ha detto...

I dolci devono essere cochon, c'è poco da fare. Queste robine qui domani filano dritte dritte in palestra che lì le cose senza senza vanno come il pane!

silvia.moglie ha detto...

ma hai fatto dei cupcake senza topping! sei la tipa giusta per me. ho la confema confermata. delle barbabietole giassai. ma questo color mi piace.