Non è autunno, non mi viene voglia di autunno, non mi importa che arrivi. Non subisco il fascino delle giornate uggiose in cui l'unica cosa che vorresti è una tazza di tè caldo. Mi piace la luce, la penombra mi intristisce. Sono felice di questa anomalia meteorologica che prolunga l'estate, anche se mi devo rassegnare a non trovare più i frutti estivi. Le mie amate pesche sono spugnosette e francamente poco interessanti, ormai.
Comincia la stagione delle ubique melepere. Ci faccio una tortina, per farmele piacere.
Per quattro tortine da 8 cm di diametro o per una tortiera da 20:
Per la frolla:
120 gr di farina 00 (+ un pò se il composto fosse troppo morbido)
50 gr di burro
15 gr di zucchero
1 piccolo uovo
Per il ripieno alla mandorla:
120 gr di burro
120 gr di zucchero
2 uova
80 gr di farina di mandorle
25 gr di farina 00
zeste di un piccolo limone
2 pere, tagliate a quarti , private del torsolo
1 cucchiaio di burro
1 cucchiaio di zucchero
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Impastare velocemente tutti gli ingredienti per la frolla, che sarà abbastanza morbida. Far riposare in frigo coperta di pellicola per almeno 30 minuti.
Trascorso questo tempo dividere in quattro l'impasto e distribuirlo negli stampini da tartelletta, precedentemente ricoperti di carta da forno. Io ho omesso questo passaggio (stampi antiaderenti..) e il manufatto non si è liberato dell'abbraccio mortale dello stampo. Vi ho avvisate.
Refrigerare per altri 30 minuti.
Nel frattempo preparare il ripieno (una crema frangipane fatta e finita): lavorare burro e zucchero con un cucchiaio di legno fino ad ottere una crema, aggiungere un uovo alla volta e incorporarlo bene, aggiungere poi le mandorle e le zeste di limone. Mettere da parte.
Recuperare gli stampini dal frigo, coprirli con un altro disco di carta forno e cuocere a secco, a 165° per cinque minuti.
Nel frattempo rosolare le pere con burro e zucchero, ma solo per qualche minuto (non devono cuocere, solo ammorbidirsi un pochino).
Estrarre le tortine dal forno, eliminare la carta, distribuire il ripieno in modo omogeneo e tre quarti di pera per ogni stampino. Finire la cottura per altri 20-25 minuti, fino a doratura avvenuta.
Servire a temperatura ambiente accompagnate da gelato al fiordilatte, se piace, oppure per una versione più autunnale, con una salsa al cioccolato e cardamomo (questo me lo sono inventato or ora, ma tu guarda).
Erano buone, ancorchè avvinghiate orribilmente alla loro formina-scoglio.
Sono state il dessert della cena di venerdì, post cataplana.
Buone mi sono parse.
(PoveraPazza)
Io vado in depressione in autunno, odio l'autunno, amo la luce ed il sole, quindi evviva l'estate
RispondiEliminaidem come voi per la luce ragazze, e per quanto riguarda melepere sono praticamente gli unici frutti che ho mangiato questa estate per evitare i mal di pancia al piccolo, per cui, grazie!
RispondiEliminaElvira
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